Se un tempo le grandi metropoli erano un polo di attrazione, luogo di occasioni e opportunità, ad oggi lo rappresentano ancora, ma ad un prezzo molto più elevato. Questo perché i salari sono ormai bloccati sulle stesse cifre da anni, mentre il costo della vita aumenta. Caso eclatante è rappresentato da Milano, considerata la città più cara d’Italia in cui per gli affitti si spende in media 20 euro al metro quadro (ad aprile 2022). Un importo aumentato del 2,6% da gennaio 2022 e ben del 13% rispetto a un anno fa (aprile 2021), riporta Idealista.

Se le spese crescono, i salari non tengono il passo. Nel 2020 il reddito medio lordo nel capoluogo lombardo, infatti, era di 31.777 euro pro capite, come rilevato dal ministero delle Finanze sulle dichiarazioni Irpef. Di conseguenza, ipotizzando di avere un bilocale a Milano da 50 metri quadri da 20 euro al metro quadro, l’affitto si aggira sui mille euro mensili. Se lo stipendio mensile, però, è sui 2.444 euro (diviso per le 13 mensilità), questo significa che ben il 41% del reddito sarà speso per pagare l’affitto.

Da Torino a Napoli, quali sono le città più costose

Il capoluogo lombardo non è l’unico a svuotare le tasche degli italiani. Anzi, tra le metropoli più costose c’è Firenze, con una media di affitti da 15,5 euro al metro quadro. Nel caso di un bilocale da 50 metri quadri, l’affitto infatti si aggira intorno ai 775 euro al mese. Secondo il Mef, però, a Firenze la percentuale di stipendio che viene usata per pagare l’affitto è più alta rispetto a Milano: guadagnando in media 23.666 euro lordi all’anno (quindi 1.820 euro al mese), un fiorentino usa il 43% dello stipendio mensile per l’affitto.

A Bologna, invece, la percentuale scende. Come anche a Roma e a Napoli. Nel capoluogo emiliano, infatti, la spesa di un bilocale da 50 metri quadri si aggira in media intorno ai 735 euro al mese (14,70 euro al metro quadro), ma gli stipendi sono più alti. All’anno in media un bolognese guadagna 25.333 euro lordi all’anno, cioè 1.949 euro al mese. Quindi, le spese dell’affitto incidono sul 38% del salario mensile.

Nella Capitale il costo della vita è ancora più sostenibile, in cui un romano usa il 35% dello stipendio per pagare l’affitto. Un bilocale da 50 metri quadri, infatti, costa in media sui 665 euro al mese (cioè, 13,5o euro al metro quadro) e gli stipendi si aggirano sui 1.920 euro mensili (24.964 euro lordi all’anno).

Nonostante il prezzo degli affitti sia più basso nel capoluogo campano (ad esempio, un bilocale da 50 metri quadri costa 555 euro al mese, cioè 11,10 euro al metro quadro), lo sono anche gli stipendi. Un napoletano guadagna in media all’anno 19.490 euro, quindi 1.499 al mese. Di conseguenza, userà il 37% del reddito mensile per pagare l’affitto. Più o meno come a Bologna, ma in questo caso gli stipendi sono più alti in media di 500 euro al mese.

La metropoli in cui un lavoratore spende una percentuale più bassa del salario mensile per l’affitto (23%) è Torino. Al prezzo di 8,3 euro al metro quadro, gli affitti di un bilocale da 50 metri quadri si aggirano intorno 415 euro al mese. I redditi in media poi sono più alti (rispetto, ad esempio, a Firenze): 23.266 euro lordi all’anno, quindi 1.790 euro al mese.

Lascia un commento

Articolo correlato