Ci siamo, domani la Serie A torna in campo. Inizia il girone di ritorno (per questa stagione asimmetrico rispetto a quello di andata), con subito due big match, Juventus – Napoli e Milan – Roma, e con gli sponsor crypto a campeggiare su molte divise.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, infatti, gli sponsor di maglia riconducibili a società attive nel mondo delle criptovalute varrebbero oltre 180 milioni di euro per i club del campionato italiano. Grazie poi ad altre forme di partnership i guadagni  da crypto supererebbero i 250 milioni.

Cosa è successo?

Nel 2018 il decreto Dignità, emanato dal governo Conte I, ha vietato qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse con vincite e premi in denaro. Ciò ha avuto un effetto pesante sulle sponsorizzazioni del mondo del pallone. Una perdita stimata attorno a complessivi 100 milioni e un vuoto di cui hanno approfittato le società crypto. Curiosità: come spiegato da Il Corriere della Sera, Alexander Dreyfus, francese a capo di Socios e Chiliz, due dei principali crypto sponsor della Serie A, ha un passato legato al mondo del gioco d’azzardo online ed è un grande appassionato di poker. Nel suo caso crypto e betting non sono due mondi molto lontani.

Tutti i crypto-sponsor della Serie A

Gli spazi destinati alle sponsorizzazioni sulla maggior parte delle divise dei club sono due: la parte anteriore della maglia e le maniche. Ed è da qui che le criptovalute stanno colonizzando l’impatto visuale della Serie A.

Ad aver firmato gli accordi più redditizi è l’Inter, che, dopo aver interrotto lo storico rapporto con Pirelli, ha da inizio stagione Socios.com, la già citata società di Dreyfus, come main jersey partner, e DigitalBits, la criptovaluta sviluppata da Zytara Labs, come sponsor di manica. Altre sponsorizzazioni importanti riguardano i due club capitolini. La Roma ha la stessa DigitalBits come main sponsor, mentre la Lazio ha siglato un accordo con la crypto-exchange Binance.
Per quanto riguarda i meno “invasivi” sponsor di manica la Juventus si è legata a Bitget, mentre il MilanBitMex. Seguono poi il Napoli, che ha un accordo per il retro-maglia con il marchio di meme token Floki, e l’Udinese, che ha siglato un accordo con Kiba Inu.

Infine, da non dimenticare nel panorama delle criptovalute del calcio nostrano, la presenza di crypto.com, che ha sponsorizzato l’ultima finale di Coppa Italia ed è attualmente sponsor del var.

Le partnership e i fan token

Non sono poi secondari gli introiti generati dalle partnership legate al mondo dei fan token, che vede Socios.com farla da padrona. La società di Dreyfus ha accordi con la Nazionale e sette club italiani: Napoli, Bologna, Milan, Roma, Inter, Juventus e Novara.

Secondo un’analisi della Bbc, Socios, a livello europeo, avrebbe venduto token per un valore complessivo di 270 – 300 milioni di dollari.  Il gettone ad avere avuto più successo sarebbe stato, però, quello della Lazio. Scambiato su Binance, il token dei bianco-celesti avrebbe generato 130 milioni di dollari di introiti.

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