Ereditiera, fashionista, esperta d’arte, donna inavvicinabile dal gusto impeccabile o wannabe: sono tanti i volti che la protagonista della nuova serie Netflix mostra di sé. A scalare le classifiche italiane è infatti l’ultima produzione di Shonda Rhimes: Inventing Anna. La serie – basata sul motto “Questa storia è completamente vera tranne che per tutte le parti che sono totalmente inventate” – racconta una truffa finanziaria. La sceneggiatura si ispira infatti all’articolo di Jessica Pressler, anche produttrice dello show, How Anna Delvey Tricked New York’s Party People, pubblicato sul New York Magazine nel 2018.

La storia, vera, è quella di Anna all’anagrafe Sorokin e in arte Delvey che si spaccia per l’erede di una ricchissima famiglia tedesca, intrufolandosi nell’élite newyorkese con l’obiettivo di aprire una sua fondazione: la Anna Delvey Foundation, un club esclusivo al quale avrebbero avuto accesso solo i mecenati e gli artisti più ricchi e famosi del mondo. Per farlo, però, le servono 20 milioni di dollari. Ecco che Anna si attiva con advisor finanziari e legali per ottenere la somma che le serve per il suo progetto. Anna sosteneva di avere 60milioni di dollari su alcuni conti bancari svizzeri e, grazie a quest’alibi, riesce a vivere nel lusso sfrenato.

Ma cosa fa uscire la truffa allo scoperto? È stata la due diligence inevitabile in simili spostamenti di capitale a svelare la verità: Anna Delvey non esisteva, la sua eredità da sessanta milioni di dollari neanche. Esistevano Anna Sorokin e i suoi crimini, i quasi trecentomila dollari sottratti con l’inganno a banche, hotel, ristoranti, operatori di jet privati e molti suoi “amici” del jet-set e non. Anna era riuscita a convincere e truffare numerose persone fingendosi quello che in realtà non era.

Cosa è la due diligence

La due diligence rappresenta la dovuta diligenza indispensabile per valutare la possibile apertura di fido alle imprese. Si tratta dunque di un processo di investigazione messo in atto per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda, un’analisi dettagliata del background e della sua reputazione allo scopo di determinare l’opportunità di un investimento, di una fusione, di un’acquisizione o di qualsivoglia relazione commerciale.

La due diligence è dunque finalizzata a confermare oppure a smentire tutti i fatti, gli elementi e le circostanze che attengono a una data operazione, come ad esempio una compravendita immobiliare, come nel caso di Anna. L’obbiettivo della due diligence è quindi quello di valutare l’opportunità e la convenienza della transazione, determinare il giusto valore della società e accertare se vi siano o meno elementi critici in grado di compromettere il buon esito della trattativa.

La vera storia di Anna 

Classe 1991, Anna Sorkin è nata in un paesino russo, per poi trasferirsi con la famiglia in Germania nel 2007 all’età di 16 anni. Sin da bambina aveva dimostrato di essere una ragazza molto furba, nonché con ottimi risultati a scuola. Dopo essere stata a Londra per un soggiorno di studio, inizia uno stage nella rivista di moda Purple, a Parigi, dove inizia a farsi chiamare Anna Delvey. Nel 2013 fa un viaggio a New York per assistere alla Fashion Week e decide di rimanervi: in questo periodo che inizia a proporre l’idea di una fondazione artistica a suo nome, proponendola a personaggi abbienti e facoltosi dell’ambiente.

Fingendo di avere 60 milioni di dollari in Svizzera riesce a chiedere il primo prestito alla City National Bank che, però, in un primo momento rifiutò di prendere in considerazione la richiesta, ma successivamente riuscì a convincere un dipendente ad accettarle uno scoperto temporaneo che sarebbe stato poi rimborsato, il tutto per poter pagare le spese legali richieste da un’altra società a cui aveva chiesto un prestito. Fu, in seguito, la dirigente della Fortness Group capì che non c’erano mai stati dei beni in svizzera e il passaporto della Delvey riportava dei dati che non corrispondevano a quanto da lei comunicato.

Nel 2017 Anna Sorkin è stata arrestata, dopo essere stata accusata e condannata per tentato furto aggravato di primo grado, con tre capi di imputazione per furto di secondo grado e, infine, l’accusa più grave quella di richiesta di prestito fraudolenta alla City National Bank e Fortress Investment Group. Nel dicembre 2018 Sorkin ha respinto un patteggiamento che le offriva da tre a nove anni di carcere. Il 25 aprile 2019 Anna Sorokin è stata dichiarata colpevole di otto capi d’accusa, tra cui tentato furto, appropriazione indebita e truffa.

Nel febbraio 2021 è stata rilasciata dal carcere, in anticipo rispetto alla condanna che avrebbe dovuto scontare. Il mese successivo è stata presa in custodia dalle forze dell’ordine e dell’immigrazione degli Stati Uniti perché il suo visto era scaduto. Ad aprile è tornata nuovamente in prigione, nel New Jersey, per poi essere riportata in Germania, a settembre 2021 era nuovamente sotto custodia.

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