Da Lewis Hamilton a Charles Leclerc, da Fernando Alonso a George Russell, fino a Lando Norris. Ben il 60% dei piloti di Formula 1 al Mondiale 2022 sono equipaggiati con i caschi Bell di proprietà di Racing Force Group, sottolinea a Dealflower Paolo Delprato (nella foto sotto), presidente e ceo del gruppo.

Sono 12 su 20 i piloti che utilizzano i caschi Bell Racing Helmets nel campionato in corso. Una percentuale maggiore rispetto al 2021 (55%): si tratta di Charles Leclerc e Carlos Sainz della Ferrari; Lewis Hamilton e George Russell su Mercedes; Fernando Alonso ed Esteban Ocon dell’Alpine; Nicholas Latifi e Alex Albon del team Williams; Lando Norris su McLaren; Pierre Gasly su Alpha Tauri; anche Guanyu Zhou su Alfa Romeo e Kevin Magnussen del team Haas.

Ma i caschi non sono gli unici prodotti del gruppo a competere nel Mondiale. Omp, altro brand del gruppo, veste integralmente i piloti e i meccanici Williams, in virtù di una partnership pluriennale rinnovata all’inizio di quest’anno: Latifi e Albon, oltre ai caschi Bell, indossano tute, guanti, scarpe e underwear Omp, mentre le vetture monteranno cinture di sicurezza Omp.

Gli equipaggi della Safety car e della Medical car poi hanno in dotazione abbigliamento ignifugo Omp e caschi Bell, grazie alla pluriennale partnership tra Racing Force Group e la Federazione automobilistica internazionale (Fia), responsabile della sicurezza in tutti i campionati mondiali, a partire proprio dalla Formula 1.

I prodotti del gruppo sono presenti proprio su tutte le piste del mondo. Anche Valentino Rossi ha scelto i caschi Bell e le tute Omp per la sua nuova carriera sulle quattro ruote. L’ex campione del Motomondiale utilizza, infatti, l’abbigliamento ignifugo Omp e i caschi Bell nella sua seconda vita agonistica, quella da pilota automobilistico impegnato in un programma internazionale in ambito Gt.

La storia

Specializzato nella produzione dei componenti di sicurezza per il motorsport (l’insieme delle attività sportive realizzate con veicoli con almeno quattro ruote non allineate e sempre guidate da un pilota a bordo), il gruppo offre caschi, tute, guanti, scarpe, ma anche sedili e cinture di sicurezza, rollbar e volanti e, infine, estintori e sistemi di comunicazione, attraverso i propri brand Omp, Bell Helmets, ZeroNoise, Racing Spirit. I prodotti, che sono utilizzati da piloti professionisti e team di tutto il mondo, dalla F1 al Mondiale Campionato Rally, Karting e Rally-Raid, negli ultimi 10 anni hanno vinto più di 60 titoli dei Campionati del mondo Fia.

Fondata nel 1973 a Genova dai fratelli Percivale, appassionati dal mondo del racing, con il nome Omp Racing, il gruppo è diventato ben presto famoso grazie anche a testimonial del calibro di Ayrton Senna, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Tommi Makinen, e Carlos Sainz sr.

Dalla sua nascita è caratterizzata da una crescita costante e dopo l’acquisto del 56,95% del capitale della società nel 2008 da parte di Saye, holding della famiglia Delprato, “l’azienda ha avviato una fase di sviluppo dimensionale e geografica caratterizzata da acquisizioni strategiche e diversificazione”, si legge in una nota.

Nel dicembre 2019, infatti, il gruppo ha acquisito Bell Racing Helmets Group, il maggior produttore di caschi per l’automobilismo al mondo, realizzando la più importante acquisizione nella storia di Racing Force. Contestualmente, ha acquisito ZeroNoise, un giovane brand made in Italy che si occupa dello sviluppo e della produzione di componentistica elettronica ad alta innovazione per l’industria del motorsport.

Dopo aver portato a termine l’integrazione tra i nuovi brand, a settembre 2021 Omp Racing ha cambiato nome in Racing Force e a novembre il gruppo ha deciso di procedere alla quotazione su Euronext Growth Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana.

“Gli ultimi due anni hanno rappresentato una grande sfida per Racing Force Group – commenta il presidente Paolo Delprato -. Subito dopo le acquisizioni di Bell e ZeroNoise a dicembre 2019, la pandemia ha reso più difficile l’ambizioso processo di integrazione dei diversi brand del nostro gruppo. Ma grazie al duro lavoro, oggi possiamo celebrare dei risultati record per il nostro Gruppo, con lo sguardo già rivolto al futuro”. E in questo futuro sono contemplate anche ulteriori operazioni di m&a, secondo il gruppo uno dei pilastri di crescita, ma solo con la certezza che queste siano in grado di generare, assicura il ceo.

Tutti i numeri del gruppo

Pandemia e la più recente crisi in Ucraina non hanno scalfito la solidità del gruppo. Nel 2021 Racing Force Group ha chiuso l’anno con risultati record: ben 46,7 milioni di euro di ricavi, il 38,4% in più rispetto al 2020 e 27,5% in più rispetto al 2019. L’incremento ha caratterizzato tutte le aree geografiche in cui il gruppo opera, con un forte aumento in tutte le principali categorie di prodotto, grazie alle sinergie tra i brand.

Con un Ebitda da 8,95 milioni di euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente (5,36 milioni) e un utile netto di 1,81 milioni, il gruppo è riuscito ad abbassare nel 2021 l’indebitamento netto a 700mila da 15,5 milioni nel 2020, grazie alla liquidità generata nell’esercizio dalla gestione operativa e per effetto dell’aumento di capitale effettuato in sede di quotazione.

Nel 2020 il fatturato da 33,7 milioni di euro è stato realizzato per l’87% all’estero in quasi 80 Paesi in tutto il mondo, pur con una concentrazione nelle regioni Emea (dove l’Europa rappresenta il primo mercato) e in America.

Progetti e obiettivi

Ad oggi il gruppo è presente nel mondo in tre continenti, con tre centri di ricerca e produzione (Ronco Scrivia, Pisa, Bahrain), tre hub logistici (Ronco Scrivia, Sakhir, Miami), quattro pro-shop (Ronco Scrivia, Bahrain, Indianapolis, Mooresville) e la factory del gruppo in Bahrain è all’interno del circuito di Sakhir, utilizzato per le gare di F1. Racing Force è produttore poi della Driver’s Eye, la micro camera che si inserisce nel casco dei piloti che da quest’anno è stata ufficialmente inserita anche in Formula 1, dopo il debuttato in fase di test lo scorso anno.

“La micro camera ha un potenziale enorme. Stiamo parlando con tutti i principali campionati del motosport – sottolinea il ceo del gruppo -.  Stessa cosa vale anche per altri settori. Ad esempio, stiamo definendo diversi progetti, tra cui quello di usare la nostra micro camera in jet aeronautici e stiamo parlando anche con il governo americano”.

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