Il mercato immobiliare italiano si conferma in salute e si appresta ad archiviare il 2021 con investimenti in crescita.
Un report di JLL riferisce che da gennaio a fine settembre si sono registrate 144 operazioni di investimento, per un totale di circa 5,4 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Il mercato si mantiene dinamico, sottolinea la società di consulenza, “principalmente grazie al settore degli uffici, che si conferma il principale target degli investitori, e alla logistica, che sta guadagnando una quota crescente del mercato toccando un nuovo massimo storico. I settori del living, dell’alternative e dell’healthcare rimangono asset class di riferimento nelle strategie di investimento”.
Il ritorno negli uffici
Nel new normal del lavoro, caratterizzato da soluzioni ibride, l’ufficio rimane un punto di riferimento fondamentale, come spazio di incontro che facilita crescita, collaborazione e innovazione. Coerentemente, nei primi novei mesi dell’anno il settore degli uffici si è dimostrato quello più dinamico, registrando 46 transazioni, ovvero il 35% degli investimenti totali, equivalente a circa 2 miliardi di euro (+14%). Anche se i volumi sono leggermente in calo rispetto a un anno fa, il numero di operazioni è aumentato (+16).
Milano guida i volumi di investimento, rappresentando il 79% del totale, con 31 transazioni relative ad asset situati in aree centrali e periferiche della città.
Roma ha registrato 9 operazioni dall’inizio dell’anno, per un totale di 270 milioni, concentrati principalmente nei sottomercati del centro ed E.U.R. Oltre la metà dei volumi è da attribuirsi a investitori internazionali (53%). Gli investitori italiani sono stati coinvolti in 19 operazioni, per circa 910 milioni di euro.
I rendimenti netti prime sono diminuiti a Milano (3,1%), mentre a Roma (ora al 3,7%) si prevede un decremento nel prossimo trimestre, a conferma della liquidità e della forte concorrenza per gli asset prime.
Non si arresta la corsa della logistica
Il mercato della logistica è particolarmente dinamico. I contratti di leasing sono esplosi e il volume di investimenti è decollato. Per le maggiori società immobiliari internazionali, l’Italia rappresenta un mercato ad alto potenziale. Alla fine del terzo trimestre, infatti, il take-up è stato di circa 1,6 milioni di metri quadri, un dato leggermente superiore (+3%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Ma rispetto alla media decennale il take-up è balzato dell’83%.
Nella logistica sono stati conclusi 123 deal, un numero superiore a quello dell’intero 2020, di cui la maggior parte (58%) ha riguardato asset con una superficie inferiore ai 10.000 metri quadri, confermando l’elevato interesse per le soluzioni di logistica urbana.
Da inizio anno sono stati registrati quattro grandi deal (superfici superiori a 50.000 metri quadri). La transazione di maggiori dimensioni è stata relativa a una società di e-commerce, che si è assicurata quasi 200.000 metri quadri in Abruzzo.
La domanda è stata guidata da edifici di grado A (93%) e da operatori 3PLs, le cui attività hanno rappresentato più della metà della domanda.
Inoltre, i player dell’e-commerce hanno continuato ad aumentare la presenza sul mercato, assorbendo il 26% dello spazio complessivo nei nove mesi.
La ripresa del retail
Da gennaio a fine settembre ci sono state tre operazioni di ampliamento di centri commerciali esistenti, in Piemonte, Toscana e Sicilia, per un totale di circa 7.000 metri quadri.
Si prevede che nei prossimi quattro anni saranno completati 25 progetti (19 dei quali nel Nord), per un totale di oltre 1 milione di metri quadri.
Gli affitti prime dei centri commerciali sono rimasti stabili nel terzo trimestre, a Milano e Roma. I valori delle high street sono calati, ma con un ritmo meno sostenuto. A fine settembre circa 290 milioni di euro sono stati investiti nel settore retail, una cifra inferiore del 74% rispetto ai primi tre trimestri del 2020. Il numero crescente di operazioni costitusice, a ogni modo, un buon risultato per il settore (+2).
Per quanto riguarda gli investimenti, il 67% dei capitali è di origine italiana. Il restante proviene dall’Europa, in particolare da Austria, Francia e Regno Unito.
I rendimenti netti prime sono rimasti stabili nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti per tutti i prodotti. Si prevede rimangano stabili sino alla fine dell’anno.
La ripresa economica, conclude JLL, “dovrebbe riflettersi positivamente sui consumi al dettaglio. E, sebbene le prospettive di breve termine siano ancora incerte e differiscano da mercato a mercato, le principali città si dimostrano resilienti e in progressiva risalita”.