Sace, il gruppo assicurativo finanziario italiano specializzato nel sostegno alla crescita delle imprese in Italia e nel mondo, annuncia una nuova operazione nell’ambito di “Push Strategy” a beneficio del Ministero delle Finanze dell’Arabia Saudita rappresentato dal Saudi National Debt Management Center.
Nello specifico, Sace ha garantito un finanziamento di 1 miliardo erogato da un pool banche internazionali, che comprendono: Hsbc Bank Middle East Limited, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco Santander, CaixaBank, Crédit Agricole Corporate e Investment Bank. Hsbc Bank Middle East Limited ha svolto il ruolo di Eca coordinating Bank, e Hsbc Bank plc quello di zgent Bank. Linklaters è legal advisor per Sace e i finanziatori, mentre Gibson, Dunn & Crutcher LLP sono i legal advisors del MoF.
Obiettivo di Sace nelle relazioni commerciali
L’intervento di Sace ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali e di investimento tra Italia e Arabia Saudita, aumentando le opportunità per le imprese esportatrici italiane alla luce dei progetti di larga scala pianificati dall’Arabia Saudita nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi di diversificazione economica posti dal piano di sviluppo “Saudi Vision 2030”.
Il Mof ha dimostrato interesse al modello operativo “Push Strategy”, che consente un accesso privilegiato alla filiera italiana attraverso attività di business matching. L’intervento di Sace è finalizzato infatti a favorire opportunità di business matching che coinvolgono le imprese italiane dei settori rilevanti per i piani di investimento sauditi, supportando l’aumento delle esportazioni dall’Italia.
Driver di queste opportunità è il programma “Vision 2030” lanciato dal governo saudita con l’obiettivo di diversificare l’economia e aumentare la competitività del Regno attraverso ampi investimenti in settori quali energie rinnovabili, logistica, infrastrutture, turismo e ospitalità, manifatturiero e molti altri.
Grazie a queste opportunità, le proiezioni di Sace indicano un potenziale di crescita dell’export italiano verso l’Arabia Saudita: dopo avere superato i 4 miliardi di euro nel 2022, potrebbe mettere a segno un incremento del 15% nel 2023 e del 5% nel 2024.