Il Consiglio di amministrazione di Saipem, presieduto da Silvia Merlo, ha approvato la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della società – di cui l’amministratore delegato Francesco Caio (nella foto) – di prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, che prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro entro fine anno.

I dettagli dell’operazione

I soci Eni e Cdp hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della società. La restante parte di circa 57% è coperta da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.

La società ha sottoscritto accordi, si legge in una nota, “per far fronte alle esigenze di liquidità a breve termine per 1,5 miliardi di euro, di cui 645 milioni di euro messi a disposizione da Eni e Cdp quali versamenti in conto futuro aumento di capitale, e per 855 milioni di euro da un pool di banche a titolo di finanziamento.

Alla manovra finanziaria di Saipem partecipano Banco Bpm, Bnp Paribas, Citibank, Deutsche Bank, Hsbc, Illimity, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Gli obietti della manovra sono di “ristabilire livelli di mezzi propri coerenti con le dimensioni aziendali, ridurre il livello di indebitamento, ristabilire adeguati livelli di cassa e stabilizzare il merito di credit rating per poter rifinanziare i prestiti obbligazionari esistenti”.

Dall’operazione Saipem si attende una posizione finanziaria netta consolidata di circa 800 milioni di euro a fine 2022, che sarà “vicina allo zero” a fine 2025 grazie “all’evoluzione prevista del business e all’apporto di risorse finanziarie della manovra”.

Il piano al 2025

Il Cda ha approvato anche la revisione del Piano strategico al 2025 che prevede un tasso annuo di crescita dei ricavi intorno al 15% del settore costruzioni e perforazioni in acque profonde sulla base dei dati del 2021. Prevista una riduzione dei costi di struttura nell’anno in corso per oltre 150 milioni di euro e di 300 milioni nel 2024, e per fine anno, un margine operativo lordo rettificato positivo per oltre 500 milioni e di oltre 1 miliardo a fine piano. In programma la cessione delle attività di perforazione su terra (drilling onshore) ed è già stato avviato “un negoziato su base esclusiva con un primario operatore internazionale”, si legge in una nota.

Nel dettaglio, Saipem prevede anche una crescita media annua dei ricavi del settore delle infrastrutture in acque profonde dell8% fino al 2025 sulla base dei dati del 2021. Le perforazioni  in acque profonde cresceranno del 16%, mentre per il settore eolico galleggiante il tasso di crescita media annua previsto è superiore al 30%.

La società punta a imporsi nel processo di transizione energetica e nell’economia circolare focalizzandosi sulla realizzazione di impianti modulari nella filiera per la cattura del carbonio, sul riciclo della plastica e nello sviluppo di tecnologie robotiche. Il gruppo si aspetta di generare acquisizioni di progetti pari a circa 1,3 miliardi di euro in queste tecnologie. Il piano poi non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia, che peraltro ad oggi rappresenta una porzione limitata del portafoglio ordini esistente.

La perdita netta di Saipem nel 2021 è stata pari a 2,46 miliardi di euro, più che raddoppiata rispetto agli 1,13 miliardi registrati nel 2020. Al 31 dicembre i ricavi si attestano a 6,87 miliardi, in calo rispetto ai 7,3 miliardi dell’anno precedente, mentre il il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted segna un rosso per 1,19 miliardi, con una perdita di 901 milioni nel quarto trimestre.

Gli advisor

Rothschild & Co è advisor di Saipem per la manovra finanziaria con un team integrato tra debito, equity e m&a, guidato dal partner Alessio De Comite e composto da Alessandro Bertolini Clerici (partner), Luigi Labbate (managing director), Lucia Pascucci (director), Andrea Arese (assistant director), Mattia Lombardo (associate), Lorenzo Quaglia (associate), Andrea Gatti (analyst) e Carolina Giudice (analyst) .

Vitale  & Co ha invece assistito il comitato parti correlate di Saipem, con un team formato da Orlando Barucci (managing partner), Gaia Mazzalveri (partner), Marco Bigogno (managing director), Sara Martini (vice president), Giammarco Maria Pellegrino (vice president), Alfredo Iervolino (associate) e Mario Giorgetta (analyst).

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