Si chiude oggi il ‘Supersalone‘, l’edizione speciale del Salone del Mobile. Con 425 brand presenti nei quattro padiglioni e 1.900 progetti esposti, l’edizione ha consegnato nuovamente lo scettro a Milano di capitale del design. Un settore del mercato che prima della pandemia aveva toccato 41,5 miliardi di euro. L’edizione, inedita rispetto al passato, è stata segnata da numerose novità, figlie dell’anno e mezzo di pandemia che il paese ha vissuto e che ha anche causato l’annullamento dell’evento nel 2020. Secondo le analisi di Mediobanca, fa notare MFF, tutti i comparti tornano nuovamente a crescere e in particolare spicca il living & sleeping, in aumento del 12,6%.
Ma l’attenzione si dirige anche verso la sostenibilità: ad accogliere i visitatori all’ingresso della Fiera di Milano- Rho c’è stata una barriera verde formata da un centinaio di alberi, una sorta di piccolo bosco realizzato con la collaborazione tra il Salone del Mobile e Forestami, il progetto che prevede di piantare 3 milioni di alberi nella Città metropolitana di Milano entro il 2030. Poi, niente più veri e propri stand, ma spazi dedicati alle aziende partecipanti su lunghe pareti in legno riciclabile, che ospitano le numerose sfumature di colori tenui di sedie, letti e cucine esposti sia per i grandi compratori del settore che per i piccoli consumatori. L’accento, dopo quarantene e lockdown, è posto proprio sulla componente intelligente e sulla riscoperta della casa come ambiente in cui vivere.
Secondo le rilevazioni di FederlegnoArredo il settore del design italiano ha motivo di sorridere in questo 2021: nel primo semestre infatti si sono registrati incrementi nelle vendite di ben il 51,7% con un recupero in particolare sul mercato italiano, cresciuto del 67,3%. Da un confronto con il primo semestre 2019 emerge una crescita del 14,3% per le vendite totali e del 21,4% per quelle italiane. Gettando lo sguardo al 2021, le previsioni delle imprese sono ancora condizionate dall’incertezza del contesto, dall’andamento della pandemia alla disponibilità di materie prime. La tendenza generale appare comunque positiva, in particolare per il mercato italiano.
Il comparto alta gamma
Ma la Milano Design Week non si ferma al polo di Rho. Tornano, parallelamente, le code ai vari eventi in giro per la città. E proprio in occasione del Fuorisalone 2021 ha inaugurato a Milano D Studio, il nuovissimo spazio dedicato al dialogo tra gli iconici brand diDesign Holding, il più grande gruppo al mondo nel settore del design di alta gamma fondato nel 2018 da Investindustrial e pariteticamente controllato con The Carlyle Group, di cui fanno parte Flos, B&B Italia, Louis Poulsen e Arclinea, Maxalto e Azucena, che ha da poco nominato Daniel Lalonde nuovo Ceo. Il primo D Studio al mondo è stato inaugurato a Copenhagen lo scorso giugno, mentre il Flagship Store di Milano nasce in via Durini 14, indirizzo chiave di un’area che rappresenta un cuore pulsante del design italiano.
Secondo gli ultimi dati decisamente confortante la situazione del settore dell’arredamento e del design di alta gamma nel 2021 che si avvia a recuperare quasi un 10% rispetto al 2020, chiuso in flessione di circa l’11%, con un trend di accelerazione che lascia ben sperare per gli ultimi mesi dell’anno. Una tendenza confermata da Roberta Silva, Ceo di Flos, parte di Design Holding: “Dopo la pandemia si è riscoperta la centralità della casa e per questo abbiamo visto e stiamo vivendo una vera e propria ripartenza“, dichiara a Dealflower. Non a caso, “ad oggi Flos sta crescendo sul 2019 del +40% nell’home collection“.
Ma la ripartenza passa da nuove tendenze. “Prima di tutto l’hospitality: stiamo assistendo all’apertura, fra le altre cose, di boutique hotel per una nuova tipologia di turismo. Tutto ciò richiede l’expertise del modo decorativo e architetturale e tecnico. Questo permette una ripartenza di tutto il business“. Un altro fattore chiave, caro a Design Holding, è la sinergia: “Stiamo assistendo alla riscoperta del bello, si parla di un vero e proprio conscious luxury – continua Silva – per questo tutti i nostri brand stanno crescendo insieme. Guardando al domani non possiamo fare a meno, dal punto di vista strategico, di integrare l’online e l’offline con specifiche strategie di e-commerce“.