Fra la finanza e le dating app è vero amore. O, almeno, la relazione è iniziata nel verso giusto. Parola di Goldman Sachs che ha spiegato, proprio a inizio 2022, che ci sono almeno tre ottimi motivi per investire in questo settore. “Negli anni a venire, prevediamo che il mercato trarrà vantaggio da una serie di venti strutturali”, ha affermato l’analista di Goldman Sachs Alexandra Steiger. Nel dettaglio, fa riferimento all’erosione dello stigma sociale nell’uso di queste applicazioni, ad un maggiore accesso a internet nel mondo e alla crescita del numero di single a diverse latitudini. Dal 2020 al 2025, infatti, questa categoria aumenterà del 4% secondo la banca d’affari. Un mercato che, fa notare il portale Business Of Apps, potrebbe toccare i 5,7 miliardi di dollari nel 2025.

In questo contesto da parte delle app di incontri c’è la strategia sempre più consolidata di utilizzare modelli freemium, “che riteniamo si tradurranno in una crescita sostenuta delle entrate delle maggiori aziende”, continua Steiger. Fra queste, in realtà, il cerchio si riduce a pochi grandi gruppi: Match Group in primis e Bumble. Seppur la pandemia abbia di certo rappresentato una battuta d’arresto per gli incontri fisici – e di conseguenza per le app che li favoriscono – il mercato non ha fatto passi indietro, anzi. Il Covid-19 ha trasformato le app di appuntamenti, che sono diventate sempre più popolari e remunerative. E, in ottica di ripartenza, scommettere su di loro è la cosa giusta, sostiene Goldman Sachs.

Un mercato in crescita 

In effetti, i numeri non sembrano smentire questa prospettiva. Secondo gli ultimi dati 2020 le app di dating hanno incassato circa 3 miliardi di dollari. Nel 2021, il leader di mercato Match Group – che detiene l’app più nota Tinder, ma anche le app Hinge, Match.com, OKCupid, Meetic  – ha fatturato 2,9 miliardi grazie soprattutto al mercato americano e europeo e il principale concorrente Bumble – che include anche Badoo – tra gennaio e settembre ha toccato invece quota oltre 557 milioni. A inizio febbraio, Bumble ha annunciato l’acquisizione di Fruitz una delle app di appuntamenti in più rapida crescita in Europa dedicata alla Gen Z, che integrerà le app Bumble e Badoo.

Nell’anno della pandemia, fa notare Agi, gli utenti paganti di Tinder sono aumentati costantemente passando da 8,2 a 10,4 milioni. Nel terzo trimestre 2021, invece, tutte le app di Match hanno registrato un incremento degli utenti paganti (+16%) e incassato l’8% in più da ciascuno. Anche Bumble va nella stessa direzione: gli utenti paganti sono molti meno (circa 3 milioni) ma il fatturato è aumentato più rapidamente (+24%). Match Group, va notato, offre un portafoglio di app che si adattano a fasce demografiche e geografiche diverse e riuscendo a ben segmentare il mercato globale degli appuntamenti online. Un mercato dove però gli spazi si riducono sempre di più: Sifted faceva notare la difficoltà per startup che vogliono operare nel dating di trovare fondi.

I due gruppi principali, ironia del destino, nascono dall’inizio e dalla fine di una storia d’amore. Wolfe Herd, infatti, ha fondato Bumble dopo aver lasciato Tinder nel 2014, che lei stessa aveva co-fondato con, fra gli altri, Justin Mateen, con il quale ha avuto una relazione finita male. Più precisamente la donna ha raccontato di aver ricevuto minacce e messaggi dispregiativi dall’ex, che ha citato insieme all’azienda per molestie sessuali. Herd è poi divenuta la più giovane miliardaria al mondo e la più giovane a quotare un’azienda: Bumple, posseduta in precedenza dal private equity Blackstone, nel 2021 è diventata la seconda grande app di appuntamenti che si è quotata, dopo l’Ipo del 2015 di Match Group. Proprio dalla sua esperienza arriva l’idea di Bumple, dove solo le donne hanno la possibilità di contattare per prime.

Ma a trovare il favore del mercato anche altre app come Grindr, rivolta agli utenti omosessuali è basata sulla localizzazione e consente di incontrare potenziali anime gemelle nei paraggi. Secondo gli ultimi numeri è valutata 2,5 miliardi di dollari. Ma anche Once, la dating app “anti-Tinder” che permette di vedere un solo profilo al giorno, selezionato non dal sistema, ma da un team di esperti del settore. Lo scorso anno è stata acquisita per 18 milioni di dollari da Dating Group, un’altra società nel settore dating e che conta 73 milioni di utenti e detiene fra gli altri, DilMil e Cupid Media. O ancora Thrusday, un’app di appuntamenti che vuole risolvere i problemi creati dal troppo tempo trascorso usando app di appuntamenti ha incassato un round da 3,5 milioni di dollari. L’app consente l’utilizzo poche ore una sola volta a settimana: il giovedì.

L’amore nel metaverso 

Ma se da un lato c’è voglia di tornare a incontri fisici, dall’altro l’hype per il virtuale non sembra tramontare. Anzi Tinder e Bumble intendono cavalcare il sentiero del Web3. Entrambe, infatti, sono pronte a sbarcare nel metaverso. O, meglio, stanno cercando di capire come sfruttare ulteriormente il rapporto fra il mondo virtuale e quello reale.  E anche Facebook con la funzione Dating – e il progetto Meta – si pone in questa traiettoria. Match Group con Tinder si prepara a trasformare radicalmente il suo business digitale, anche grazie alla creazione di una nuova categoria di oggetti virtuali da acquistare direttamente all’interno dell’app.

Il Ceo ha spiegato proprio l’intento di entrare e sviluppare gli incontri nel metaverso tramite gli avatar. Come? A inizio 2021 Match ha acquisito per quasi 2 miliardi di dollari Hyperconnect, una startup coreana che lavora ad una nuova piattaforma per gli incontri virtuali. L’idea è quella di costruire Single Town, dove gli utenti potranno interagire in tempo reale con l’audio all’interno di ambienti digitali tra bar, centri commerciali e molto altro. Anche Bumple, tramite la Ceo ha detto di voler diventare leader nel futuro di internet, facendo del dating un vero e proprio business. L’app ha infatti iniziato a cercare qualcuno che si occupi di crypto e blockchain.

E se immaginari l’amore – e il business – in questi universi sembra ancora un’ipotesi, questi orizzonti non sono poi così lontani. Una coppia Traci e Dave Gagnon che si è incontrata nel cloud in un evento aziendale nel 2015 ha deciso di sposarsi nel metaverso, uno spazio virtuale sviluppato dall’azienda Virbela che crea ambienti 3D. Non solo, lo scorso aprile, sempre negli Stati Uniti, una coppia di sposi – che lavorano in Coinbase – ha deciso durante la cerimonia di non scambiarsi gli anelli ma delle fedi Nft.

Oltre il dating

Ma l’universo dell’eros, oltre che digitale, è variegato. Onlyfans, la piattaforma che offre servizi tramite abbonamento (soprattutto per contenuti per adulti) è salita alle cronache perché aveva deciso prima di bannare i contenuti espliciti per poi tornare sui suoi passi. Questo implica una maggiore fatica a trovare investitori, ma dall’altro lato il mercato è molto aperto. Tim e Thomas Stokely che hanno fondato OnlyFans nel 2016 hanno pagato finora i loro creatori 3,2 miliardi di dollari. Nel 2018, poi, Leo Radvinski  ha acquistato il 75% della società madre di OnlyFans, Fenix International diventando un direttore. Secondo un’analisi di Axiom tramite i dati forniti da Onlyfans, il profitto netto potrebbe toccare 2,5 miliardi nel 2022. E, chissà, se questo prima o poi sarà utile per far scoccare la scintilla con gli investitori.

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