Ih1, la holding fondata da Farhad Alessandro Mohammadi, Alessandro Mina e Alexandre Campra, ha annunciato il suo secondo closing a 3,65 milioni di euro. La società aveva fatto un primo closing a 1,65 milioni di euro chiuso circa un anno fa. L’obiettivo è sempre quello di investire nelle nuove startup create da Mamazen, come le recenti Pelomatto, per la toelettatura a domicilio, e Parrucchierefacile.it.

Con questa operazione entrano nel capitale sociale Giancarlo Russo, già fondatore di Neutrino, venduto a Coinbase nel 2019 e attualmente Co-Ceo di Aelium, Luca Russo e Giuseppe Tempio, fondatori di Alterego, Alessandro Molina, che attualmente è direttore dei Voltron Data Labs e del dipartimento Open Source Engineering, Luca Garavello, private wealth advisor di Goldman Sachs, Alberto D’Agnano, ceo di Ippolita, investitore, advisor e membro del board di diversi brand e startup nei settori lusso ed e-commerce, Mauro Maltagliati, già fondatore di CornerJob con exit nel 2019 e attualmente partner di Your Digital e Simone Cornelio, head of marketing analytics in Bakeca.it. Aumenta poi la sua quota Anna Maria Siccardi.

Ih1 e il dual entity model

Lanciata a fine 2021, l’obiettivo della holding è investire 10 milioni in cinque anni dalla sua fondazione, di cui nello specifico 3 milioni in Mamazen e 7 milioni nelle startup che lo studio lancerà.

Con la creazione di Ih1, Mamazen è stato il primo a importare in Italia il dual entity model, un modello di investimento nato negli Stati Uniti e adottato dai migliori startup studio esistenti al mondo che ha, tra i vari vantaggi, il pregio di allineare gli interessi tra studio, holding e investitori, separando lo studio dalla holding e rendendole quindi due entità indipendenti. Se, infatti, da un lato lo studio abbatte i rischi permettendo di sviluppare solo le idee che hanno superato la fase di analisi e di validazione sul mercato, la holding dall’altro investe soltanto nelle migliori, aumentando ulteriormente il de-risking dello studio.

Farhad Alessandro Mohammadi (nella foto), ceo e co-founder di Mamazen spiega:”Grazie infatti al suo processo di creazione validato, lo Startup Studio mitiga il rischio di fallimento di una startup, riducendolo dall’86% al 40%, e dimezza il tempo necessario per arrivare all’exit da 8 a 4,3 anni”

Nei mesi scorsi, la Ih1 ha già investito 250mila euro in Morsy, startup torinese che ogni giorno consegna 300 pasti di qualità ai dipendenti di 145 aziende di Torino, e 150mila euro nella proptech Inpoi, che effettua valutazioni immobiliari online, supportando sia le agenzie che i proprietari di immobili.

Lascia un commento

Articolo correlato