Jefferies è tra i soggetti che si sono fatti avanti per assumere il ruolo di advisor della Lega Serie A nella ricerca di un investitore. Il colosso americano, qualora fosse scelto, assicura la costruzione di un processo rigoroso per selezionare il partner più idoneo per Via Rosellini.

Un’operazione di advisory che, secondo quanto Dealflower è in grado di anticipare, avverrebbe con una una tempistica molto serrata: in 12 – 16 settimane, infatti, Jefferies punta a concludere tutte le analisi del caso e scegliere la strada migliore per lo sviluppo e l’implementazione del business del massimo campionato di calcio italiano.

Jefferies, dal perimetro dell’operazione alla short list

Il primo passo sarà quello di stabilire la struttura e il perimetro dell’operazione; con un particolare focus sul business plan. Successivamente si procederebbe alla realizzazione di una shortlist che sarebbe ammessa alla due diligence, al termine della quale verrebbe scelto il soggetto più adatto per affiancare la Serie A. A quel punto si procederebbe con l’esclusiva vera e propria. Il tutto dovrebbe chiudersi entro 16 settimane dall’avvio delle analisi.

Jefferies individua anche alcune aree che potenzialmente potrebbero essere sfruttate per creare valore. A cominciare dai nuovi canali di distribuzione. Nello specifico, secondo il colosso Usa, esistono delle opportunità di dare vita ad una distribuzione sinergica o di branding attraverso broadcaster già esistenti in portafoglio oppure completamente nuovi. Viene annoverata la possibilità di espandere le licenze in streaming non escludendo la possibilità di creare una piattaforma Ott per integrare verticalmente la distribuzione digitale dei prodotti della Lega A.

Un altro punto riguarda i diritti televisivi. In questo senso Jefferies metterebbe a disposizione il suo know how per dare vita ad un’asta competitiva ottenendo quindi un valore ottimilae degli asset. In questo contesto viene anche inserito la negoziazione di nuovi accordi di sponsorizzazione.

Jefferies valuta anche la possibilità che si realizzi una “cash infusion” una tantum finalizzata ad aumentare gli investimenti dei club della Serie A. In questo rientrerebbe anche il capitolo stadi. Ciò aumenterebbe il valore del prodotto della Serie A, attirando maggiore interesse per il principale campionato di calcio italiano e, di conseguenza, un maggiore valore di diritti televisivi. Inoltre Jefferies annovera anche una iniezione cash di liquidità direttamente nella casse di Via Rosellini per fronteggiare le questioni di passività e implementare gli investimenti.

Il team di Jefferies

Il colosso americano può contare su un team composto da Mauro Premazzi (in foto), head of Italy Investment Banking; Andrea Donzelli, vice chairman of Investment Banking and Cpuntry Head of Italy; Rodolphe Roch, European Head of Strategic Debt Financing Solutions e Christopher Cottrell, global head of Entertainment&Sports.

Gli altri soggetti in lizza per la nomina di advisor

Accanto a Jefferies, hanno mostrato interesse per ricoprire il ruolo di advisor ci sono altri cinque soggetti. Si tratta di Goldman Sachs, Raine, Lazard, Rothschild e Citi. L’assemblea della Lega dovrebbe riunirsi il 24 aprile prossimo per scegliere il nome a cui affidare l’incarico.

Sul tavolo della Lega tre modelli

La Lega sta valutando tre modelli di investimento: debito, equity o ibrido. Il primo riguarda un finanziamento tramite “league wide facilty” (debito), il secondo è l’ingresso nell’equity della media company (simile all’operazione, poi non andata in porto, proposta da Cvc-Advent-Fsi) e il terzo un modello ibrido in cui si potrebbe considerare una quota inferiore di equity (con focus solo sui diritti audiovisivi internazionali), a cui viene affiancata una League Wide Facility.

Al momento i soggetti che hanno presentato una manifestazione di interesse sono: Jp Morgan,  Citi, Goldman Sachs e Barclays. Sul fronte dei fondi: Carlyle, Apax, Three Hills Capital (i primi a farsi avanti in un consorzio a tre), Searchlight e Apollo.

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