“Il nostro punto di forza è da sempre la coerenza: innovare ma in un settore definito, consistente con i nostri valori”. Simona Fiorentini, marketing ed export manager – insieme alla sorella Fabrizia, cfo – rappresenta la quarta generazione della Fiorentini Alimentari, marchio storico piemontese che opera nel mercato degli snack salutistici e che è stato tra i primi a proporre sul mercato italiano le gallette di mais che tutti ormai conosciamo.
Le origini
Dal piccolo negozio alimentare inaugurato da Leonildo Fiorentini nel cuore di Torino al nuovo stabilimento di Trofarello, nella cintura torinese, sono passati 105 anni scanditi da iniziative che hanno mantenuto l’impresa in famiglia ma gli orizzonti ampli.
Oggi Fiorentini detiene il 27% di quota a valore del mercato e il 70% a volume e ricavi che nel 2022 hanno superato i 100 milioni di euro. Ne ha investiti circa la metà nella nuova struttura 4.0 e a basso impatto ambientale, con le tecnologie proprie per lavorare i cereali di origine prevalentemente italiana, che impiega 250 persone. E che durante l’emergenza sanitaria non si è mai fermato.
Dall’ingrosso al brand
“Difficile stabilire se la vocazione a portare avanti l’impresa sia nel dna di una famiglia o se dipenda dall’aria che si respira in casa tutti i giorni”, dice Simona a Dealflower. “Certamente la nostra crescita come azienda è dipesa subito da svolte legate all’intraprendenza, alla curiosità, alla propensione a sperimentare”.
È Vittorio, figlio di Leonildo, ad avviare negli anni ’40 l’importazione ed esportazione di prodotti come cous cous, pane azimo, frutti esotici e salse speziate, puntando su specialità etniche allora sconosciute. Negli anni ’70 suo figlio Roberto punta anche sui prodotti macrobiotici e apre la vendita anche ad altri negozi e all’ingrosso. Ma è Adriana, la moglie, a intuire l’importanza del brand e a caldeggiare la creazione di prodotti a marchio Fiorentini.
“Il nostro marchio nasce in quegli anni – commenta Simona Fiorentini – e sarà fondamentale per rafforzare la nostra identità verso l’esterno”.
Le acquisizioni
Nel 2002, l’azienda decide di affiancare alla distribuzione anche la produzione propria di alimenti biologici, portatori di benessere. Realizza questo passaggio con l’acquisizione della Birko s.r.l., allora leader nella produzione di prodotti salutistici. Da quel momento la produzione si concentra sui sostituivi del pane e sugli snack salutistici, come le famose gallette di mais scoperte durante un viaggio di piacere in Australia.
Oggi Fiorentini ha inaugurato l’ecommerce, ha re-brandizzato la gamma, punta a rafforzare la struttura manageriale e si prepara al futuro con il lancio di nuovi prodotti, “tra tutti il burro di arachidi, sempre reinterpretato secondo ricetta italiana”.
Tecnologia e territorio
Proprio per la produzione della linea interamente dedicata al Peanut Butter, la crema di arachidi, Fiorentini Alimentari ha riaperto il vecchio stabilimento di Torino, da cui l’azienda si era trasferita nel 2019 per insediarsi nella nuova sede d’avanguardia a Trofarello. Per la riconversione del sito produttivo originario l’investimento è stato di 5milioni di euro.
Il rilancio del vecchio stabilimento conferma la volontà di Fiorentini Alimentari di restare e continuare ad investire nel proprio territorio di origine. E nella riattivazione del sito produttivo, l’azienda ha privilegiato il coinvolgimento dei dipendenti residenti in zona.
“Il futuro? Proseguiremo secondo le nostre linee guida, con un focus importante sulle persone. Sono persone i nostri consumatori, sono persone i nostri collaboratori, alcuni con noi da quarant’anni. Il nostro futuro non può che partire da qui, perché il marketing senza valori è vuoto virtuosismo e non ci appartiene”, conclude Simona Fiorentini.