Credem è la prima banca italiana (e la terza in Europa) per solidità. Lo rileva la Banca Centrale Europea che nei giorni scorsi ha diffuso i dati relativi alla solidità dei principali istituti bancari del vecchio continente, determinata in base al Serp – Supervisory Review and Evaluation Process, processo di revisione e valutazione prudenziale. A precedere l’istituto emiliano sono le Crh – Fondo di rifinanziamento dell’abitazione e la Sfil, due entità francesi di fatto pubbliche. Tenendo conto di ciò Credem si attesta come la banca commerciale europea più solida.
Solidità banche, le altre Italiane
Tra le 115 banche supervisionate dalla Bce, oltre a Credem, ci sono altre dieci banche italiane. La seconda miglior classificata battente bandiera tricolore è Mediobanca, che si trova al 14° posto. Seguono poi i due maggiori istituti italiani, con Unicredit che occupa la venticinquesima posizione, un gradino sopra a Intesa Sanpaolo (26esima).
Più in fondo troviamo invece Banco Bpm (62°), Bper Banca (69°), Cassa Centrale Banca (77°), Monte dei Paschi di Siena (84°), Banca Popolare di Sondrio (89°) e Iccrea (90°). Fanalino di coda delle italiane è Carige, banca che potrebbe essere ceduta a Bper nei prossimi giorni.
Come viene calcolata la solidità delle banche
La solidità delle banche europee viene calcolata in base al Pillar 2 Requirement, abbreviato con P2r. Si tratta di un cuscinetto addizionale, specifico per ogni banca, che si applica per fronteggiare i rischi sottostimati o non compresi nell’ambito del requisito patrimoniale minimo. Più il valore percentuale del P2r è basso, più la banca è solida.