Si fa presto a dire stage, così con leggerezza. Ma il lavoro giovanile è già un primo bivio importante per tirocinanti e aziende. Ci sono 700mila stagisti italiani divisi tra extracurriculari (post-laurea) e curriculari (all’interno di un percorso di studi) da orientare o inserire ogni anno nel mercato del lavoro di un Paese drammaticamente “disallineato” tra domanda e offerta.

Solo un dato negativo: il costo del mismatch stimato da Unioncamere per il 2023 è di 43,9 miliardi, circa il 2,5% del prodotto interno lordo italiano. Lo stage può di certo aiutare a cucire il gap e quindi quali fattori sono cruciali per la scelta e la formazione e di conseguenza le imprese come possono migliorare il proprio ruolo e il proprio appeal? La decima edizione della Guida Best Stage 2024 realizzata da Repubblica degli Stagisti e che contiene alcuni dati di un’ampia ricerca qualitativa sugli stage dell’Università Cattolica di Milano, fa un piccolo passo avanti nell’universo degli stagisti.

Oltre a ricordare i dati quantitativi, come i rimborsi minimi previsti a livello regionale (si va dai 300 euro della Sicilia agli 800 euro del Lazio), il rapporto misura elementi qualitativi come la forza dell’employer branding, del rimborso spese e del rapporto con i tutor. “103 partecipanti tra i 21 e i 28 anni, è un numero alto per una ricerca qualitativa” spiega a Dealflower Eleonora Voltolina, fondatrice della Repubblica degli Stagisti. “Questo nonostante il campione sia soprattutto proveniente dal Nord e dalla Lombardia”, sottolinea poi l’imprenditrice sociale e giornalista. 

Stage utile per il 44,6% del campione, reputazione dell’azienda al primo posto

Lo stage nella maggior parte dei casi si rivela un’esperienza positiva se il 44,6% di partecipanti lo ritiene molto utile, e ben quasi il 76% si è sentito molto, abbastanza o quantomeno sufficientemente “accompagnato” nel percorso. Con un po’ di sorpresa poi non è per forza lo sbocco lavorativo a essere messo al primo posto. La metà degli intervistati giudica la possibilità di essere assunto come importante ma non indispensabile, con un’utilità dello stage considerata anche senza la prospettiva di un’assunzione al termine.

Molto importante è invece la reputazione dell’azienda, benzina per l’employer branding, anche solo dal punto di vista puramente simbolico. Nella casistica ci sono infatti stagisti che hanno privilegiato l’importanza della reputazione dell’impresa rispetto all’entità vera e propria del rimborso spese. La qualità dello stage viene quindi definita soprattutto dal nome dell’azienda, dalle relazioni che si instaurano, sia con gli altri dipendenti sia col proprio tutor e con gli altri stagisti, e dalle competenze soft che si acquisiscono. 

La soglia psicologica dei 450 euro

Sulla sostenibilità economica, la cifra minima che gli stagisti extracurriculari ritengono dovrebbe essere garantita, una sorta di soglia psicologica, è 450 euro al mese (in Calabria, Sicilia e Sardegna le indennità sono inferiori, mentre per gli stage curriculari la gratuità è sempre possibile).

Mentre le criticità evidenziate spaziano dai tutor non sempre presenti alla mole di lavoro, spesso eccessiva, fino alla poca consapevolezza di ciò che si andrà a fare durante lo stage e alla scarsa conoscenza del quadro normativo di riferimento. “Le fragilità più grandi dal mio punto di vista sono quelle relative alla scarsa conoscenza del progetto formativo e soprattutto alla quasi totale ignoranza dei ragazzi rispetto alla normativa sullo stage”, rivela Voltolina.

Benefit e rimborsi dalle aziende con Bollino Ok Stage

Tra i promossi ci sono le aziende che per il 2023 hanno ricevuto il “bollino ok stage” e che si distinguono per l’alto tasso di assunzioni (uno dei requisiti per rientrare nella bollinatura è arrivare al 30% al termine dello stage) e per i rimborsi che in alcuni casi possono arrivare tra i 900 e i 1000 euro. Tra i virtuosi ci sono la compagnia assicurativa Bene Assicurazioni con un rimborso spese che va dai 500 agli 850 euro, più buoni pasto e un tasso di assunzione post-stage dell’83%. La multinazionale di consulenza BIP prevede un rimborso spese fino a 1000 euro per gli stagisti e un tasso di assunzione post-stage del 90%. In Ey il rimborso spese fisso è invece di 850 euro, il tasso di assunzione del 73% e per gli stagisti sono previste convenzioni relative alla formazione e al supporto psicologico. Il gruppo bancario illimity infine offre un rimborso di 700 euro, assunzioni al 57%, buoni pasto e percorsi di training on the job presso la illimity Academy. Questione di stage e questione di feeling.

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