Si compra Share Now, mette la freccia e balza subito come titolo più acquistato a Piazza Affari (+2,21%). Così Stellantis reagisce al dato negativo del mese di aprile sul fronte delle vendite, nonché al crollo registrato nel primo quadrimestre (-33,6%). Lo fa grazie a un’operazione che rafforza la propria presenza nel car sharing e che consolida l’ambizioso Dare Forward 2030, il piano strategico che prevede di far crescere i servizi per la mobilità fino a ricavi netti di 2,8 miliardi di euro, con un primo passo di 700 milioni di euro nel 2025.

Stellantis aggiunge Share Now a Free2Move

Fondata nel 2019 dalla joint venture tra Mercedes Benz e Bmw, nata a Berlino, dalla fusione di Car2go e Drive Now, Share Now aggiunge al gruppo italo-francese oltre 10mila vetture e 14 nuove città europee ai 7 centri di mobilità esistenti tra Stati Uniti ed Europa di Free2Move, marchio attraverso cui l’affare è stato chiuso e già attore chiave nel mercato della mobilità. La flotta conta oltre 450mila auto che offre servizi di noleggio e abbonamento. Dall’operazione, Stellantis si attende di aggiungere più di 3,4 milioni di clienti agli attuali due milioni.

Il termine dell’acquisizione è soggetto alle consuete condizioni di chiusura, compreso il rispetto dei requisiti antitrust. Free2move che peraltro ha recentemente annunciato l’acquisizione di Opel Rent, accelerando la strategia di crescita in Germania e Austria, spingendo la transizione da noleggio a fornitore di mobilità.

Piazza Affari premia l’operazione: +2,2%

Brigitte Courtehoux, Ceo di Free2move, ha ribadito che l’acquisizione darà una grossa spinta al Dare Forward 2030: “Accelererà la nostra crescita in termini di profitto, ora siamo più vicini a raggiungere il nostro obiettivo di espandere la presenza di Free2move in tutto il mondo, arrivando a 15 milioni di utenti attivi entro il 2030”.

Alla pubblicazione della notizia dell’acquisizione di Share Now da parte di Stellantis, il titolo si è subito posizionato al primo posto tra i più acquistati del Ftse Mib, arrivando a ridosso della soglia psicologica dei 13 euro per azione. A metà mattinata si registra un guadagno del 2,2%.


Grafico Stellantis by Borsa Italiana

Immatricolazioni, aprile nero

Ieri il ministero dei Trasporti ha anticipato i dati aggiornati sulle immatricolazioni in Italia e sulle vendite del gruppo Stellantis. I dati confermano che il 2022 sia probabilmente l’anno più nero per quanto riguarda il mercato automotive. Ad aprile in Italia si sono registrate 97.339 nuove immatricolazioni, il 32,98% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Nel primo quadrimestre il dato dice 435.647 vendite, che equivalgono a un crollo del 26,5%.  Allineata con l’andamento del settore, Stellantis ha venduto in Italia 34.504 auto (-41%) ad aprile, mentre nei quattro mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 158.296 (-33,6%) sull’analogo periodo del 2021.

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