investimenti
Come e perché il peso del Pnrr sarà sempre più rilevante nell’m&a
un altro elemento che potrebbe impattare positivamente e in maniera anche importante l’m&a, che è già nei radar dei vari general partners e consulenti, cioè il Piano nazionale ripresa e resilienza, che prevede lo stanziamento di una mole di risorse destinata – almeno sulla carta – a progetti di sviluppo inonderà settori spesso a elevata frammentazione. Proprio in questi due elementi sta il potenziale di consolidamento e/o investimento da parte di fondi di private equity
Il mercato trema: come proteggere gli investimenti? La parola ai gestori
Sempre più a rischio gli investimenti in un mercato a dir poco turbolento. Forse il peggio ancora deve arrivare. Ecco i consigli dei gestori
Abbassamento soglia dei Fia: grande opportunità per chi saprà coglierla
Diversificazione geografica, settoriale e nelle strategie di investimento, un processo di selezione rigoroso e un reporting dettagliato costituiranno gli elementi fondamentali per approcciare la nuova platea di investitori
Sei spunti dalla consueta lettera di Larry Fink ai ceo
La lettera di quest’anno ribadisce concetti già espressi nelle precedenti e se lo scorso anno Fink si era focalizzato sulla sostenibilità, nel 2022 ha allargato il campo considerando nel complesso l’attività delle aziende e l’impatto nella società
ll giro d’affari tra Kazakistan e Italia
Un territorio tanto lontano quanto strategico per gli affari delle aziende italiane. Il Kazakistan è da una settimana al centro […]
Ai private equity non interessano le banche e non è difficile capire il perché
C’è un tema di redditività ma anche di scarsi investimenti in fintech
Private debt italiano da record nel primo semestre. Volano raccolta e investimenti
L’industria del private debt italiana ha vissuto un semestre d’oro, con numeri da record sul fronte della raccolta e degli investimenti
Salone del Risparmio 2021, la sottile linea rossa degli investimenti sostenibili
Al Salone del Risparmio si è consumato il conflitto a bassa intensità fra Esg-entusiasti ed Esg-tiepidi. Definirlo conflitto è eccessivo. Ma una sorta di sottile linea rossa, quasi invisibile, sta attraversando l’industria del risparmio gestito
Private capital, raccolta e investimenti al galoppo nel primo semestre in Italia
Il motore dell’industria italiana del private equity e del venture capital ha viaggiato a pieni giri nel primo semestre di quest’anno. Secondo i dati comunicati da Aifi, l’associazione del private capital, e PwC Deals, tra gennaio e giugno c’è stato un autentico boom della raccolta e degli investimenti. Lo stop registrato nella prima metà del 2020, a causa della pandemia da coronavirus Covid-19, è stato messo rapidamente alle spalle
Il balzo del Pil nel secondo trimestre è premessa di ripresa duratura. Ecco perché
L’Istat ha comunicato che nel secondo trimestre il prodotto interno lordo (Pil) è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% rispetto a un anno prima. L’analisi delle componenti fornisce segnali confortanti sulla solidità della ripresa economica
Fondazioni sempre più attirate dall’impact investing. Ma ci sono diverse criticità
L’impact investing piace sempre più alle fondazioni italiane. Secondo quanto emerge da una ricerca condotta da Tiresia, centro di ricerca sull’innovazione e la finanza per l’impatto sociale della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Assifero (Associazione Italiana Fondazioni ed Enti Filantropici), il 65% delle fondazioni ha già messo in campo investimento di impatto e il 10% ne sta valutando la fattibilità. Il 25% delle fondazioni, invece, non effettua operazioni di impact investing e non ha intenzione di farlo
Al new deal europeo serve integrare la prospettiva keynesiana
L’investimento privato ha bisogno di un cambio culturale accompagnato da nuove regole e incentivi, come la creazione di una nuova classe intermedia di investitori professionali. Ma il mercato è pronto, dice Antonella Massari, e il 65% degli investitori private pronto a investire a lungo termine
Venture capital, balzo di numero di deal e ammontare investito nel primo semestre
L’industria del venture capital made in Italy ha archiviato il primo semestre con un balzo del numero di operazioni e dell’ammontare investito. Secondo quanto emerge dal rapporto di ricerca Venture Capital Monitor–VeM, realizzato dall’osservatorio della Liuc Business School grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center ed E. Morace & Co. Studio legale e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital Sgr e IBAN, fra gennaio e giugno i deal di venture capital sono stati 112, in crescita del 49%.
Il totale degli investimenti è balzato a 778 milioni rispetto ai 237 milioni di un anno prima. L’ammontare è suddiviso fra investimenti in startup italiane (circa 400 milioni, rispetto a 216 milioni del primo semestre 2020) e investimenti in aziende estere fondate da italiani (379 milioni, rispetto ai 21 milioni di un anno prima)
Pnrr, occasione irripetibile per l’Italia e opportunità di investimenti. Equita spiega perché
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è un’occasione senza precedenti per l’Italia e una fonte di opportunità di investimento. Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita, ha curato un report molto corposo per fare il punto su un programma che vale l’11% del Pil in sei anni.
Nasce Newit, startup per investire in pmi
È operativa NewIT, startup innovativa che sviluppa programmi di investimento nelle piccole e medie imprese italiane e nelle startup con […]
I cantieri della Grande Milano. La mappa quartiere per quartiere
Il Rinascimento di Milano non è stato fermato neanche dalla pandemia da coronavirus Covid-19. Ecco una mappa dei principali progetti di sviluppo immobiliare