Crollano le banche americane. Crollano gli ordini all’industria in Germania. Salgono ancora i tassi d’interesse (qui i commenti degli analisti all’ultimo aumento annunciato da Christine Lagarde). E la volatilità resta all’ordine del giorno a Wall Street (Dow Jones -0,8%, cancellati tutti i guadagni registrati da inizio mese) e in Europa, che punta a un rimbalzo deciso dopo il rosso nel Bce day.

Piazza Affari sale dello 0,9% a 26.916 punti. Francoforte segna un rialzo dello 0,6% a 15.833 punti mentre Parigi registra un +0,6%, a 7.386 punti. Lo spread supera 190 punti come non succedeva da due mesi ma è il rendimento del Bund a risalire, ora al 2,2% mentre è stabile il Btp, in area 4,1%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari: sale Tim, giù Leonardo

Sul listino milanese occhi puntati su Tim (+2,6% in avvio è il titolo migliore) che questa settimana ha perso il 7%, ogni decisione sulla vendita della rete è stata rinviata al 9 giugno. Acquisti anche su Tenaris, +2,4%, Bper +1,9% e Unicredit +1,9%. Da monitorare Erg (+0,6%) per il quale Fitch ha confermato un long term issare default rating di BBB- e outlook stabile e l’acquisto di un parco fotovoltaico da 149 Mwp nella regione di Castilla e Leon, a consolare la sua presenza in Spagna.

Banco Bpm (+0,4%) sta registrando vendite dopo essere cresciuta tanto nelle ultime settimane. Da segnalare le parole di Giampiero Maioli, ad di Credit Agricole Italia, secondo cui l’istituto francese non ha effettuato alcuna richiesta per incrementare la sua partecipazione oltre il 10%. Giornata di conti per Intesa, Terna, Piaggio, Anima e Moncler. Cnh Industrial ha completato la terza tranche del programma di buyback da 300 milioni di dollari. Il più venduto è ancora Leonardo, -0,9%, che ha perso il 6% questa settimana ed è ora sul supporto di 10,20 euro ad azione, sui minimi degli ultimi due mesi.

Crisi banche Usa, crisi industriale in Germania

Come anticipato, in agenda macro preoccupa il dato degli ordini in fabbrica in Germania, il più pesante negli ultimi tre anni, all’apice della pandemia da coronavirus ad aprile 2020: -10,7% a marzo (grafico sopra) dopo il +4,5% di febbraio (le aspettative erano di una contrazione del 2,2%) mentre negli Stati Uniti la crisi delle banche continua ad attirare le attenzioni maggiori degli investitori.

PacWest ha perso il 50% mentre Western Alliance ha ceduto oltre il 38% dopo le voci che gli istituti stanno valutando le opzioni strategiche inclusa una possibile vendita. Il crollo viene il giorno dopo che la Fed ha alzato i tassi di altri 25 punti base e ha segnalato l’intenzione di tenerli alti per un po’. Per gli analisti, lo stress nel settore bancario terminerà quando la banca centrale allenterà la propria politica.

Apple, conti migliori del previsto

A proposito di conti, risultati di bilancio migliori del previsto nel secondo trimestre fiscale per Apple, trainati dalle vendite di iPhone. Nel periodo, l’utile netto si è attestato a 24,16 miliardi di dollari rispetto ai 25,01 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. L’utile per azione ha segnato 1,52 dollari, a fronte di 1,43 dollari attesi dagli analisti. Il fatturato totale è sceso del 3% a 94,84 miliardi di dollari contro i 93,3 miliardi stimati dal consensus (-4,4%).  Alla luce dei risultati, il titolo negli scambi dell’after hours sul Nasdaq, ha segnato un +2,49%.

Aspettando il dato nel pomeriggio dei Non Farm Payrolls, da segnalare il petrolio ancora sotto i 70 dollari al barile, oggi in rally (+1,3%), l’oro sui 2.046 dollari l’oncia, in lieve ribasso ed euro dollaro, ancora sopra 1,104 (grafico sotto) in lateralità sui recenti rialzi.

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