Si riunirà domenica prossima, in seduta straordinaria, il Consiglio di Amministrazione di Cdp per affinare l’offerta non vincolante per la rete Tim. È quanto apprende Dealflower da fonti a conoscenza del dossier che speigano come la proposta della Cassa, in tandem con il fondo australiano Macquaire ((azionista con il 40% di Open Fiber, tramite Fibre Networks Holdings ), potrebbe arrivare nella stessa serata del 19 febbraio.
Nello schema che l’ad Dario Scannapieco sta affinando, Cdp e Macquaire dovrebbero costituire una società ad hoc e subito dopo ci dovrebbe essere una fusione per incorporazione di Open Fiber.
La proposta della Cassa si va ad affiancare a quella presentata il primo febbraio da Kkr. Il fondo americano avrebbe messo sul piatto circa 20 miliardi di euro per Netco, la società che accorpa tutti gli asset infrastrutturali di Tim. A questi si aggiungerebbero circa 7 miliardi che il fondo metterebbe a disposizione per ammodernare la rete. Il valore complessivo dell’offerta a stelle strisce sarebbe quindi di 27 miliardi di euro. Tenendo conto di queste cifre, se ne deduce che il fondo valuterebbe FiberCop tra i 10 e i 12 miliardi, Sparkle 1,25 miliardi e, di conseguenza, la rete primaria 6,7 miliardi.
Le due proposte verranno analizzate da un Cda di Tim che è stato convocato in via straordinaria per il 24 febbraio. Il tempo stringe visto che l’offerta di Kkr ha una scadenza precisa: il 28 febbraio.
Consolidamento del mercato delle tlc
Ieri l’ad Labriola, in occasione della presentazione dei dati al 2022 e del piano industriale al 2025, ha spiegato che la società senza rete sarebbe molto più agile e snella. Per questo l’opzione di cedere l’asset interamente rimane quella auspicabile.
Il top manager ritiene inoltre che una eventuale cessione di Netco genererà un effetto domino sul mercato delle telecomunicazioni . “È un mercato che si consoliderà, ma non dobbiamo avere fretta. Non sono solo io a dirlo, anche altri ceo lo stanno dichiarando. In caso di una vendita della rete questo scatenerà una sorta di effetto domino”.