Il governo scende in campo sul dossier Tim dopo l’impasse sulle offerte per rilevare NetCo.
Nel dettaglio, secondo quanto affermano fonti vicine al dossier, il Tesoro non si opporrebbe ad una offerta congiunta Cdp-Macquarie con Kkr.
Tim, Mef disposto a coinvolgere anche F2i
Da quanto si apprende il Mef sarebbe pronto anche ad aprire ad un coinvolgimento del fondo infrastrutturale di F2i.
La mossa del Tesoro arriva dopo che ieri il Cda di Tim ha analizzato le offerte già riviste al rialzo presentate da Kkr e dalla cordata Cdp-Macquarie. Proposte che però sono state giudicate non “ancora adeguate”.
Pertanto, considerata la disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti a migliorarla, il Consiglio di Tim ha ritenuto di sondare tale disponibilità, al fine di ottenere un’offerta finale entro il 9 giugno prossimo.
Le due offerte in campo per Netco sono quelle di Cdp-Macquarie dal valore di 19,3 miliardi di euro e di Krr che ha messo sul piatto 19 miliardi di euro più due di earn out (per un totale di 21 miliardi). Il fondo di investimento americano, secondo indiscrezioni, sarebbe l’offerente disponibile a presentare una nuova offerta migliorativa.
I desiderata di Vivendi
Nonostante i rilanci le offerte fatte pervenire all’ad di Tim, Pietro Labriola, sono ancora molto distanti dai desiderata di Vivendi, primo azionista con una quota del 23,75% del capitale. I francesi ritengono che 31 miliardi sia un valore congruo; una possibilità per i francesi sarebbe quella di scendere a 26 miliardi che resta sempre una cifra lontana rispetto alle offerte fino ad ora pervenute.
Una indicazione in qualche modo ribadita anche nell’ultima assemblea del colosso francese. In quella occasione, il ceo Arnaud de Puyfontaine, aveva ricordato: “a gennaio abbiamo deciso di lasciare il cda di Tim, per poterci dedicare liberamente e autonomamente al nostro ruolo di azionisti e di agire nel lungo termine. È quello che stiamo facendo con le istituzioni in Italia e con i vari stakeholder per far sì che venga riconosciuto il reale valore dell’azienda e della sua rete”.
“Questo dialogo in corso ci lascia la possibilità concreta che questo sia un nuovo capitolo. Saremo player nel prossimo capitolo che sarà scritto con la valutazione della quota in Tim che “avrà un valore maggiore rispetto ad oggi”, aveva aggiunto.