Il piano di Fratelli d’Italia sul futuro di Tim anticipato da Bloomberg. Il mercato che reagisce. E il titolo che viene sospeso per eccesso di rialzo. Mettendo insieme i pezzi del puzzle sembra proprio che il mercato stia scommettendo sulla vittoria alle elezioni della coalizione del centrodestra guidata da Giorgia Meloni.

D’altronde i sondaggi danno il centrodestra al primo posto, e quindi non c’è nemmeno troppo da sorprendersi. Tuttavia il fatto rimane. Il balzo di Tim avviene in tarda mattinata a Piazza Affari, per poi consolidare i guadagni al giro di boa, collocandosi appena dietro Nexi tra i titoli più acquistati nella seduta odierna. Il guadagno è di +5,4% dopo l’apertura di Wall Street e accelera a +6,7% a mezz’ora dalla chiusura degli scambi.

Incoraggiare un’Opa da Cdp, poi ridurre il debito

La bomba, se così si può chiamare, l’ha sganciata Bloomberg, come detto. Fratelli d’Italia è al lavoro per incoraggiare un’offerta pubblica di acquisto da parte di Cdp. L’obiettivo, delistare l’ex monopolista delle telecomunicazioni e vendere i vari asset per ridurre di oltre la metà del debito che grava sul gruppo.

Alla pubblicazione online della testata americana, tra le 11.14 e le 11.28, il titolo decolla da un minimo di 0,2273 a un massimo intraday di 0,2440, per poi consolidare al di sopra di 0,24 euro ad azione. In sostanza il mercato scommette sulla nazionalizzazione della compagnia. E, come detto, anche sulla vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni.


Grf Tim by Borsa Italiana

Quattro miliardi dalle vendita di Tim Brasil

Tornando al piano, il punto di partenza sarebbe l’opa di Cassa depositi e prestiti che, va ricordato, possiede circa il 10% della società di telecomunicazioni. In seguito si passerebbe alla vendita di asset ai concorrenti, all’incirca 30 milioni di clienti tra fisso e mobile, per una cifra attorno ai 13 miliardi di euro. Inoltre è prevista la vendita dell’unità brasiliana della compagnia, Tim Brasil, per circa 4 miliardi.

Delistare Tim ovviamente non è l’unico obiettivo. C’è un target finale, che sarebbe mantenere il controllo della rete fissa, con il dimezzamento del debito della società: 24,7 miliardi nel primo semestre di quest’anno, in aumento di 2,6 miliardi anno su anno e di 2,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021.

I precedenti di Fratelli d’Italia su Tim: le parole di Alessio Butti

D’altronde Fratelli d’Italia si è già espressa in più di un’occasione sull’affaire che riguarda Tim. Lo ha fatto, nel corso dell’estate, Alessio Butti, deputato e responsabile del dipartimento tlc del partito. Già un mese fa aveva criticato scorporo e fusione con Open Fiber, alcuni dei passaggi previsti dal piano industriale presentato dall’ad Pietro Labriola.

Butti ha parlato anche di “regalo” agli investitori stranieri con i soldi pubblici, denunciando oltre 12.000 esuberi, chiedendo inoltre a più riprese che la rete debba rimanere in mano a Tim, con Cdp in maggioranza, e indicando nella vendita di Tim Brasil uno dei punti di partenza per l’operazione salvataggio. Vendita che, va detto, è stata valutata poco utile perché non in grado di generare la cassa necessaria per ridurre il debito, secondo i piccoli azionisti di Tim.

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