Il mercato scommette su Tim. Piazza Affari parla chiaro: +2,1% martedì 8 agosto, +5,7% mercoledì 9 agosto, infine +4,3% a metà mattinata di giovedì 10. La scommessa è un’evoluzione positiva a breve del dossier sulla rete. 

Il titolo ha raggiunto un massimo di giornata pari a 0,2860 euro ad azione, livello record che non si vedeva dallo scorso aprile. E nella seduta odierna il movimento è partito dalla resistenza a 0,27 euro ad azione, trasformandosi in supporto per l’ulteriore spinta osservata in mattinata e che si è poi consolidata sul livello di 0,2764 (+2,7% finale).

I volumi sono sostenuti, considerando anche il periodo delle ferie estive: sono 160 milioni i pezzi scambiati, ben al di sopra della media giornaliera di 111 milioni circa delle ultime trenta sedute e di 150 milioni nelle ultime cinque. Tutto è iniziato, come detto, l’8 agosto scorso. Fonti vicine al dossier riportate da Reuters hanno riferito che Tesoro e il fondo americano Kkr stanno negoziando un memorandum d’intesa che fisserebbe i termini di un’offerta sostenuta dallo Stato per la rete fissa di Tim, e un accordo preliminare potrebbe essere firmato anche prima di Ferragosto.

Rete fissa Tim asset strategico: golden power dietro l’angolo

L’accordo sarebbe non vincolante, e necessiterebbe, tra le altre condizioni, del via libera dell’Antitrust Ue. Ma soprattutto concederebbe un’esclusiva a Cdp, F2i e al Mef a rilevare una minoranza di blocco con poteri di governance, accordo necessario dal punto di vista di Kkr essendo la rete un asset strategico, e quindi il golden power resta dietro l’angolo.

Secondo il Sole 24 Ore servirà un passaggio in un Consiglio dei ministri, e al momento l’appuntamento in calendario è il 28 agosto. Banca Akros commenta che la forte crescita delle quotazioni del titolo riflette i rumour che indicano come uno scenario favorevole sul tema rete, con tempi ravvicinati, “si stia finalmente concretizzando” e che non è ancora scontato nei prezzi attuali del titolo.

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