Aspettando la stretta sull’asse Fastweb-Vodafone (qualcosa potrebbe essere definito già domani, venerdì 15 marzo), ci prova Kkr a rassicurare il governo e Giorgia Meloni sul caso Tim. “Un dossier complesso, ci stiamo lavorando” aveva detto martedì dopo la reazione del mercato al piano strategico decisamente negativo, -24% nella seduta del giorno della presentazione alla stampa e agli analisti. Il fondo americano ha pubblicato una nota.
Ecco il testo integrale: “In linea con quanto annunciato da Tim il 6 novembre 2023 e il 25 novembre 2023, Optics Bidco conferma che le attività preparatorie, tra cui la separazione e l’organizzazione di NetCo, stanno procedendo con successo in collaborazione con il management team di Tim. Le condizioni sospensive sono state soddisfatte o sono in pieno svolgimento ed il finanziamento, sia per la parte “equity” che di debito, relativo alla transazione è finalizzato. Tutte le parti continuano a lavorare per il closing entro l’estate del 2024″.
Tradotto: il mercato può fare quello che vuole, può approvare o non approvare il piano strategico. Può gradire o non gradire Pietro Labriola come Ceo e se Vivendi ha deciso di contestare per vie legali la vendita della rete, beh, faccia pure. Qui c’è un’operazione annunciata che procede come previsto. E infatti la chiuderemo nei tempi stabiliti.
Brillante Tim a Piazza Affari ma i livelli pre Black Thursday sono lontani
E’ una nota, quella di Kkr, che si accompagna a una seduta brillante per Tim a Piazza Affari, +3,49% a 0,2197 euro ad azione. Un tentativo di rialzare la testa che però ancora non basta a riportare il titolo laddove navigava prima del “black thursday”. In pratica sta consolidando i minimi dopo aver bruciato, con il -4,5% di lunedì, il timido rimbalzo del venerdì (+4,8%) successivo al capitombolo, avvenuto giovedì 7 marzo su cui sta indagando la Consob. A vendere sarebbero stati hedge fund internazionali. Negli ultimi giorni sarebbe stato scambiato il 48,5% del capitale ordinario di Tim, e il 73,5% del flottante, questi sono i dati in mano agli analisti di Intermonte. Cifre sulla carta anomale.
Tornando al gradimento di Pietro Labriola, il fondo Merlyn starebbe stilando una lista di candidati antagonista a quella che ha intenzione di proporre il Cda uscente. Stefano Siragusa dovrebbe figurare nel ruolo di amministratore delegato. Una lista che potrebbe essere appoggiata anche da Vivendi, che alla vendita della rete Kkr non è mai stata favorevole. Il termine ultimo per presentare nuove liste è il 29 marzo.
Intanto cresce l’attesa per il risiko Tlc. In particolare, come detto, l’affaire Fastweb-Vodafone è alle stretta finale. Iliad ha inoltre pubblicato i risultati del 2023, con un fatturato che ha superato il miliardo di euro. Proprio Iliad era stato indicato dal quotidiano La Tribune come possibile deus ex machina capace di tirare fuori dai guai Tim stessa, avendo Pietro Labriola aperto all’m&a dopo il closing dell’operazione Netco.