Tre giorni di Cda. E alla fine il via libera per l’offerta vincolante di Kkr per la rete fissa è arrivato. Un’offerta che si traduce in questo modo: 18,8 miliardi di euro senza considerare eventuali incrementi legati al verificarsi di determinate condizioni che potrebbero aumentare il valore fino a 22 miliardi. Così perlomeno recita la nota diffusa ieri sera da Tim. Ma l’azionista di maggioranza Vivendi non ci sta.

Il perfezionamento dell’operazione, che coinvolge anche il Mef nella cifra che dovrebbe aggirarsi attorno ai 2,5 miliardi, dovrebbe permettere di ridurre l’indebitamento finanziario di 14 miliardi di euro, è atteso per l’estate dell’anno prossimo. Occorrerà attuare la separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa dai servizi che Tim stessa continuerà a fornire ai propri clienti retail.

Tornando al Cda, il via libera è stato ottenuto a maggioranza con 11 voti a favore e 3 contrari. La decisione sull’offerta “è di competenza esclusiva consiliare”, spiega la nota. E quindi l’amministratore delegato Pietro Labriola ha ricevuto il mandato di finalizzare i contratti attualmente vincolanti. Ed è proprio questo passaggio a costituire un problema, per usare un eufemismo, per Vivendi.

Tim, via libera a Kkr ma Vivendi non ci sta

Il gruppo francese che detiene il 24% di Tim aveva chiesto ripetutamente la convocazione di un’assemblea, che però non è mai stata accettata. Con una nota, il primo azionista ha definito la delibera del Cda “illegittima” preannunciando l’utilizzo di ogni strumento legale a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i suoi diritti e quelli di tutti gli azionisti”.

Intanto Tim guarda avanti. Ma anche indietro. Nel senso che l’offerta non vincolante sull’intera partecipazione detenuta in Sparkle non è stata considerata soddisfacente. Il Ceo ha ricevuto mandato di verificare la possibilità di ricevere un’offerta stavolta vincolante a un valore più elevato, una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre, che diventa così la nuova data da tenere in considerazione.

Capitolo Merlyn: l’offerta del fondo assieme a Rn Capital Partners è stata ritenuta “non in linea con il piano di delayering della società”. In buona sostanza il Cda ha preso atto della comunicazione di venerdì inviata dal gruppo che fa capo ad Alessandro Barnaba, in qualche modo allineata con Vivendi, e basta. Domenica Merlyn ha inviato una nuova nota in cui definisce “irrispettosa e sbagliata la decisione del Cda di approvare l’offerta Kkr senza sottoporre la decisione a un voto dell’assemblea” annunciando, come Vivendi, vie legali.

 

Reazione del mercato

Il mercato ha reagito in maniera negativa al via libera di Tim all’offerta di Kkr per la rete. Il titolo perde il 4% dopo un’ora di scambi a Piazza Affari che a sua volta si muove sopra la parità. Estrema volatilità per le azioni della società Tlc, che in apertura registra un balzo del +2,5% arrivando ai massimi dal 19 ottobre scorso a 0,2736, per poi sprofondare fino a un minimo intraday di 0,2517, per un pattern fortemente ribassista.

Gli advisor

Nell’operazione, Vitale & Co. ha assistito Telecom Italia con un team guidato da Orlando Barucci e composto da Francesco Garbin, Vito Morgese, Alfredo Iervolino e Matteo Zanotto.

Anche Mediobanca ha agito in qualità di financial advisor di TIM e il team che ha seguito l’operazione è composto da: Giuseppe Baldelli, Filippo Lo Franco, Giuliano Palazzo, Cecilia Bufano e Nicolò Zamagna.

UBS è advisor del MEF con un team che coinvolge il Country Head e Capo Investment Banking Riccardo Mulone e Guido Colonetti, Managing Director UBS Investment Banking assieme con Alessandro Amato e Antonio Pirisi.

Colombo & Associati ha assistito il MEF come co-advisor finanziario insieme a UBS nell’ambito dell’operazione. Il team che ha seguito l’operazione è stato il seguente: Paolo Colombo (founding partner), Nicola Zambianchi (partner), Cesare Cianciaruso (associate) e Leonardo Bonivento (analyst).

Equita è stata advisor degli amministratori indipendenti con un team coordinato da Carlo Andrea Volpe e composto da Simone Riviera, Giulio Godi, Leone Iaboni e Alice Cucchetti.

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