Tim sempre più vicina alla vendita della rete. Il 30 maggio pomeriggio è infatti arrivato il via libera della Commissione europea, arrivato nel pomeriggio, all’acquisizione di NetCo e FiberCop da parte del fondo d’investimento statunitense Kkr.  Un’operazione da 22 miliardi di euro che secondo l’autorità Ue “non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza”, si legge nel comunicato

Nel dettaglio, la decisione riguarda l’acquisizione delle attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di Telecom Italia (NetCo) e di FiberCop, cioè la joint venture di Tim  e Kkr responsabile della rete di telefonia fissa secondaria di TIM.

La Commissione ha quindi esaminato l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza e Kkr non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi (vale a dire le infrastrutture).  L’operazione inoltre non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber. Inoltre, è probabile che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell’altra parte.

Kkr e Tim hanno inoltre concordato un accordo quadro di servizi (MSA) che disciplinerà il rapporto tra NetCo e TIM a seguito dell’operazione.

Il titolo si riprende

Per Tim la decisione ha rappresentato una boccata d’ossigeno, almeno a Piazza Affari. Ieri il titolo era arrivato infatti a perdere fino al 9%, all’indomani della pubblicazione dei conti del primo trimestre.  A risollevare il titolo è stato proprio il via libera della Commissione, benché attesa, dunque, la notizia ha permesso alla società di Tlc di azzerare le perdite. L’ok della Commissione all’operazione con Kkr, che stando a quanto affermato dalla presidente della società Alberta Figari dovrebbe concludersi entro massimo luglio, ha suscitato reazioni positive dal governo. “Accogliamo con grande soddisfazione il via libera senza condizioni della Commissione europea sull’acquisizione di Netco da parte di Kkr: sbrogliata la storica matassa”, ha commentato il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. “È un successo della strategia italiana e ora andiamo verso un closing a breve. È stata premiata la decisione del governo – conclude Giorgetti – di partecipare all’operazione”. La vendita della rete, 23 milioni di Km di cavi in fibra e rame che arrivano a coprire quasi l’89% delle case in Italia, fa parte di un piano sostenuto dall’esecutivo per ridurre il debito di Tim.

Tuttavia l’incertezza sul futuro dell’ex monopolista privato della rete sembra continuare a erodere la fiducia del mercato verso la società. Forse è per questo che anche oggi 31 maggio il titolo perde l’1,33%, a 0,24 euro per azione.

 

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