Ancora ai tempi supplementari per sapere chi acquisterà Netco, la costituenda società che raggruppa gli asset infrastrutturali del gruppo Tim.

Tim, per Cda offerte non adeguate

In una nota diffusa in tarda serata, il gruppo guidato da Pietro Labriola (in foto) ha reso noto che il Cda ha analizzato in profondità le offerte non vincolanti ricevute e le ha ritenute non ancora adeguate.

Pertanto, considerata la disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti a migliorarla, il Consiglio ha ritenuto di sondare tale disponibilità, al fine di ottenere un’offerta finale entro il 9 giugno prossimo.

Le offerte sul tavolo per Netco

Le proposte ricevute sono state già riviste al rialzo e prevedono allo stato attuale che Cdp, in tandem con Macquarie metta sul tavolo sul piatto 19,3 miliardi dai circa 18 precedenti, mentre per Kkr la posta sale da 20 a 21 miliardi.

Cifre che comunque sono ben lontane dai desiderata di Vivendi (primo socio di Tim) che ha indicato in 31 miliardi la somma congrua.

Una indicazione in qualche modo ribadita anche nell’ultima assemblea del colosso francese. In quella occasione, il ceo  Arnaud de Puyfontaine, aveva ricordato: “a gennaio abbiamo deciso di lasciare il cda di Tim, per poterci dedicare liberamente e autonomamente al nostro ruolo di azionisti e di agire nel lungo termine. È quello che stiamo facendo con le istituzioni in Italia e con i vari stakeholder per far sì che venga riconosciuto il reale valore dell’azienda e della sua rete”.

“Questo dialogo in corso ci lascia la possibilità concreta che questo sia un nuovo capitolo. Saremo player nel prossimo capitolo che sarà scritto con la valutazione della quota in Tim che “avrà un valore maggiore rispetto ad oggi”, aveva aggiunto.

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