Energy, società attiva nell’offerta di sistemi integrati di accumulo di energia e quotata a Piazza Affari, chiuderà l’anno in corso con tutti gli indicatori in crescita, nonostante il contesto macroeconomico particolarmente difficile. È quanto ha spiegato il ceo Davide Tinazzi (nella foto) in questa intervista rilasciata a Dealflower. Il sistema di accumulo dell’energia rappresenta un elemento chiave per quanto riguarda la transizione energetica e potrebbe rappresentare un fattore abilitante per il raggiungimento dell’indipendenza energetica del nostro Paese. Per quanto riguarda il futuro Energy ha in pipeline una serie di operazioni di M&A con focus sul mercato estero. “La crescita per linee esterne era una delle tre linee di sviluppo che abbiamo annunciato in sede di quotazione. Guardiamo ai mercati europei e agli Stati Uniti, dove siamo già presenti”, ha detto Tinazzi.
Questa estate avete debuttato a Piazza Affari. Perché questa scelta?
Abbiamo scelto la Borsa primariamente come strumento di crescita. Questo è stato il motivo principale perché pur essendo cresciuti molto rapidamente anno su anno avevamo capito che per intercettare e valorizzare le opportunità che il mercato offre avevamo bisogno di una crescita a gradini; una strategia che passava inevitabilmente dalla quotazione. L’altro motivo è la visibilità che la quotazione offre a livello europeo.
Alla luce delle turbolenze che stanno caratterizzando oggi i mercati azionari, rifarebbe la stessa scelta?
Se non avessimo debuttato ad agosto e avessimo deciso di posticipare la quotazione, non l’avremmo certamente fatta nella seconda metà di ottobre. Però anche quando abbiamo debuttato, il contesto macroeconomico non era semplice, basti pensare allo scoppio della guerra in Ucraina. Quindi direi che è stata una bella sfida. Ovviamente abbiamo accettato una valorizzazione più bassa della società ma era importante essere presenti a Piazza Affari per le opportunità che essa offre
Da un punto di vista finanziario come sta andando il 2022 e che previsioni avete per la fine dell’anno?
La prima cosa che stiamo notando è che, nonostante l’aumento dei tassi, le banche continuano a seguire le nostre necessità. Da un punto di vista strettamente finanziario i nostri indicatori sono tutti in crescita e lo saranno anche per la fine dell’anno. Pensiamo di chiudere il 2022 con una forte di crescita di tutti gli indicatori, rispettando i target del nostro business plan.
Energy è specializzata nell’accumulo dell’energia. Quanto è importante questo settore alla luce della crisi energetica?
Ritengo che i sistemi integrati di accumulo di energia siano un fattore abilitante e anzi necessario per la penetrazione delle fonti rinnovabili. Oggi, complice anche la crisi energetica, ci troviamo in una situazione tale che inserire fonti rinnovabili a livello europeo significa destabilizzare il sistema, rendendolo più vulnerabile. Nel momento in cui si vuole davvero realizzare una transizione energetica non si può prescindere dai sistemi di accumulo perché sono lo strumento che garantisce un uso programmato e stabile dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. Sono assolutamente un elemento fondamentale.
La crisi energetica impatterà sui conti?
La crisi energetica che stiamo vivendo sta portando ad una accelerazione di alcuni trend di mercato. Di conseguenza stiamo osservando un aumento anticipato della richiesta di sistemi di accumulo da parte del settore commerciale e industriale. Un sentiment che noi avevamo stimato avvenisse più in là nel tempo. Partendo da questo contesto, Energy gestisce tutte le difficoltà che in questo momento stanno vivendo le aziende. Nonostante ciò, prevediamo una forte crescita per l’anno in corso.
Avete allo studio operazioni di M&A?
Assolutamente si. E’ una delle tre linee di sviluppo comunicate al mercato in sede di quotazione. Questo riguarda sia il lato delle acquisizioni che le possibili integrazioni tecnologiche e informatiche per accelerare il passaggio a full system integrator. Guardiamo all’Europa e agli Stati Uniti, mercati in cui noi siamo già presenti, ma su cui ci sono le premesse e le potenzialità per espanderci ulteriormente