Terzo weekend consecutivo in pista per la Formula 1, che torna a Monza per il Gran Premio d’Italia, nell’edizione che celebra il centenario del Tempio della Velocità, inaugurato nel 1922. Per l’occasione, sono attese 350mila presenze nel weekend di gara, il numero più alto di sempre. Secondo le previsioni dell’Automobile Club d’Italia (Aci), infatti, l’incasso dei tre giorni dovrebbe superare i 15,6 milioni di euro del 2019, che era stato all’epoca una cifra record per un evento sportivo a cadenza annuale in Italia.
The 2022 edition of the #ItalianGP is set to break attendance records 😱
More than 350,000 people are expected at the weekend of the Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia, and press conference held today in the Temple of Speed and in the #MonzaMetaCircuit confirmed it 🤩 pic.twitter.com/Q3MWt1PLfO
— Autodromo Nazionale Monza (@Autodromo_Monza) September 6, 2022
Ma vediamo un po’ quali sono i numeri dell’Autodromo e qualche curiosità sul circus.
Fatturato, l’Autodromo Nazionale di Monza prova a tornare su livelli pre-Covid
Fin dalla sua costruzione l’Autodromo Nazionale di Monza è gestito da Autodromo Nazionale Monza Società Incremento Automobilismo e Sport, società federata all’Aci, che ne detiene il 90% delle azioni. Il restante 10% è invece in mano all’Automobile Club Milano. Secondo i dati di Bigdata.it, la società avrebbe fatturato poco più di 10 milioni di euro nel 2020, anno in cui l’incasso degli eventi sportivi era stato frenato dalle limitazioni decise a causa della pandemia.
Nel 2019, invece, il fatturato aveva toccato quota 32 milioni di euro, spinto anche dall’incasso record di 15 milioni generato dal weekend del Gran Premio d’Italia di Formula 1, l’evento più importante ospitato dall’autodromo. Viste le premesse, come il già citato dato record delle presenze, a fine anno il fatturato della società dovrebbe tornare su livelli pre-Covid.
Curiosità: dopo cinque anni di partnership con Heineken, quest’anno il main sponsor del Gran Premio d’Italia é l’italiana Pirelli, che è anche il fornitore unico di pneumatici per le scuderie di Formula 1. In precedenza hanno sponsorizzato la competizione automobilistica Santander, Vodafone, Campari, Pioneer e Coca Cola.
What it means 💪
Look at how the emotions poured out of Daniel Ricciardo after such a hard-fought win – his first for McLaren! #ItalianGP #F1 pic.twitter.com/J32TemwOcx
— Formula 1 (@F1) September 7, 2022
I ricavi della Formula 1 sono cresciuti nella prima metà dell’anno
Come è facile immaginare quello della Formula 1 non è solo l’evento più importante ospitato dall’impianto, ma anche il più ricco. Il circus delle quattro ruote è stato acquisito dal broadcaster Liberty Media nel 2016 per circa 8 miliardi di dollari. A cedere era stato il fondo Cvc, che dopo 11 anni di partnership, aveva ottenuto un ritorno dall’investimento per 4,3 miliardi di dollari e all’exit aveva incassato 1,5 miliardi di dollari sotto forma di cash e azioni.
Nel primo semestre del 2022 il Gruppo Formula 1, di cui è ceo l’italiano Stefano Domenicali, ha generato ricavi per Liberty Media pari a 744 milioni di dollari, una cifra superiore del 48,5% rispetto a quella di un anno fa. Più nel dettaglio, il risultato operativo ha prodotto entrate per 628 milioni di dollari, +35% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
I private equity in Formula 1
Nonostante l’uscita dalla compagine proprietaria, i private equity sono comunque presenti nel panorama della Formula 1.
La newyorkese Msp Capital, per esempio, detiene una quota di minoranza della McLaren da fine 2020. La società ha in portafoglio soprattutto squadre di calcio, tra cui l’Estoril Praia, squadra della “serie a” portoghese, e l’Augsburg, compagine che milita nella prima divisione tedesca.
Presente poi Dorlinton Capital, che attraverso Dorlinton Sport, ha acquisito nell’estate del 2020 dalla famiglia Williams l’omonima scuderia.