Per il sesto anno consecutivo, nel 2021, il settore del lusso ha performato meglio del mercato. Il 2022 è iniziato con la rotazione dai titoli growth ai titoli value, a cui è seguita l’invasione russa in Ucraina, in aggiunta alle preoccupazioni per gli effetti dell’inflazione e dei rialzi dei tassi di interesse sui consumi.

In tale scenario, il settore del lusso ha dovuto affrontare numerose difficoltà. Nello scorso trimestre hanno preoccupato, in particolare, due aspetti. Primo, i continui lockdown in Cina per la politica di tolleranza zero del governo contro il Covid. Secondo, la sostenibilità della spesa estremamente elevate da parte dei consumatori americani di fronte all’ascesa dell’inflazione.

Tuttavia, secondo Swetha Ramachandran (nella foto), Investment Manager e Responsabile del fondo Gas Luxury Brands Equity di Gam Investments, è proprio in un momento come questo che le azioni del lusso potrebbero essere prese in considerazione.

Per tre ragioni. Innanzitutto, come copertura contro l’inflazione. Secondariamente, per le prospettive di crescita a lungo termine del settore, e terzo, per la tenuta di margini e utili. Se teniamo conto di tutti questi fattori le valutazioni sono naturalmente convenienti.

Il lusso come copertura contro l’inflazione

Più nello specifico, quando si parla di copertura contro l’inflazione, s’intende che il settore in genere ha un potere di determinazione dei prezzi superiore alla media. Dato che la domanda è relativamente poco elastica, mentre i margini lordi sono elevati, questo indica che il settore rappresenta una copertura efficace contro l’inflazione. È diventato anche un settore più redditizio durante la pandemia.

Molte delle società best-in-class hanno margini di circa 500-600 punti base superiori ai livelli pre-pandemia. Il settore ha anche una buona liquidità in bilancio e questo offre opzionalità. Infine, si tratta di un settore trainato dalla crescita a lungo termine dei consumi della classe media emergente, che è un fattore di crescita pluridecennale.

Riunendo tutti questi elementi, va rilevato che il settore si è svalutato mediamente del 20%. Alcune delle società più interessanti che prendiamo in considerazione scambiano a PE inferiori di oltre il 20% rispetto alle medie storiche, pertanto si tratta di un’opportunità interessante.

Con l’inizio del terzo trimestre, mentre si teme per i consumi negli Stati Uniti, il mercato in questo momento sta ragionevolmente sottovalutando l’effetto delle riaperture in corso in Cina. Ciò dipende in parte dal fatto che le riaperture sembrano ancora precarie, tuttavia i primi dati sulla mobilità, sugli spostamenti e sulla fiducia dei consumatori segnalano una tendenza positiva.

L’estate inoltre è la stagione dei viaggi. Dopo due anni di domanda inespressa quest’estate si torna a viaggiare, avvantaggiando tutta una serie di settori, alberghi, vini e liquori, profumi e cosmetica.

Le prospettive di lungo termine del settore

Nel 2022 ci saranno più matrimoni che in tutti gli anni dal 1984: aumenterà la domanda di abbigliamento elegante e gioielli. La stagione estiva nel complesso sarà piuttosto positiva per la domanda nel settore del lusso.

I consumi negli Stati Uniti vanno in realtà a due velocità, da una parte ci sono i consumatori a più alto reddito, che risentono meno degli aumenti del prezzo del gas, degli alimentari, e che continuano a spendere e dall’altra ci sono le fasce a più basso reddito che destano qualche preoccupazione per le aziende.

Aggiungiamo anche il risparmio in eccesso delle famiglie britanniche, americane e dell’Unione Europea: rappresenta un dato importante da monitorare, oltre naturalmente ai dati sul traffico e sulla mobilità in Cina, in attesa di un’inversione di tendenza. Considerato il disallineamento tra le valutazioni e i fondamentali, quello che sta diventando più interessante sono le valutazioni relative del settore rispetto ai dati storici nonché rispetto al mercato, per cui sta scambiando a un forte sconto.

La tenuta di margini e utili

Resta qualche dubbio sul fatto che gli analisti siano troppo ottimisti sugli utili in generale, o potrebbe esserci un crollo degli utili rispetto al prezzo. Il settore del lusso vanti margini più difensivi e utili più sostenibili che molti altri settori del mercato. Per questo la portata della svalutazione dei PE che abbiamo registrato da inizio anno e la compressione dei multipli stanno diventando troppo interessanti e non andranno ignorati nei prossimi mesi. Pertanto dobbiamo monitorare l’inflazione e sapremo cosa ci riserva il futuro.

Lascia un commento

Articolo correlato