Tim Skeet, banchiere della City, ha scritto di recente per The Banker che l’audace “raid all’alba” di Unicredit sul secondo più grande istituto di credito tedesco, cioè Commerzbank, ha messo “in fibrillazione” il mercato bancario europeo e ha messo in “allerta” tutti i banchieri M&A che lavorano per clienti bancari.
Il 10 settembre scorso, Unicredit si è aggiudicata a sorpresa una partecipazione del 9% in Commerzbank attraverso un’offerta accelerata di book building per conto del governo tedesco e azioni acquistate sul mercato secondario. Nel giro di pochi giorni, la partecipazione del finanziatore italiano è salita al 21% attraverso una serie di operazioni in derivati, che gli hanno permesso di andare oltre la quota di partecipazione consentita del 10%.
Per ora, la partecipazione è solo “un investimento finanziario”, ha più volte detto il ceo della banca Andrea Orcel. Ma se questi decidesse di lanciare un’offerta ostile per Commerzbank, analogamente a quanto ha fatto BBVA con il suo rivale spagnolo Banco Sabadell, quali M&A advisor vorrebbe al suo fianco per negoziare le condizioni migliori, si chiede il giornale?
Da Nomura a Ubs
L’asticella dovrà essere piuttosto alta considerando la non facile riuscita delle acquisizioni ostili. Stando a Dealogic, poco più della metà (otto) delle 15 principali opa ostili realizzate in Europa per valore dell’operazione tra il 2020 e il 2024 (escluse le operazioni ritirate o annullate) sono state effettivamente portate avanti o completate, mentre le restanti sono ancora in sospeso. Una di queste è l’acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo, ma anche, la più grande, quella relativa alla maxifusione nel 2021 tra Veolia – che ha lanciato l’opa – e Suez, due società attive nel settore ambientale, in cui gli advisor sono stati per l’aquirente Mediobanca; Perella Weinberg Partners; Citi; BNP Paribas; BofA Securities; Credit Agricole CIB; Deutsche Bank; HSBC e Morgan Stanley.
Stando sempre a Dealogic, per le società acquirenti che intendono lanciare future offerte ostili per obiettivi bancari europei, nomi come Centerview Partners, M&M Capital, Nomura, UBS e Morgan Stanley potrebbero essere degni candidati da prendere in considerazione come consulenti. Queste società si sono classificate al primo posto per le acquisizioni ostili europee completate dal 2020 (per operazioni completate, oltre che sul valore dell’operazione e sulla quota percentuale).
Per fare un esempio, nel giugno 2022, Nomura, Centerview Partners, UBS e M&M Capital hanno assistito un consorzio che comprendeva il gruppo di investimento sudafricano Remgro e il gruppo di trasporto marittimo di container Mediterranean Shipping Company nella loro offerta iniziale di 3,4 miliardi di sterline per il gruppo ospedaliero Mediclinic, quotato a Londra. L’offerta iniziale è stata respinta, ma due mesi dopo Mediclinic ha accettato un’offerta di 3,7 miliardi di sterline dallo stesso consorzio. Tra i consulenti di Mediclinic per l’operazione vi erano Morgan Stanley, UBS e Standard Bank, che erano i primi tre consulenti nella classifica 2022 di Dealogic per gli obiettivi di acquisizione ostile in Europa.
La scelta di Orcel
Se Orcel decidesse di intraprendere la strada dell’acquisizione ostile, potrebbe potenzialmente ricorrere all’esperienza di JPMorgan o Morgan Stanley, che hanno assistito Crédit Agricole Italia e Intesa Sanpaolo nelle rispettive acquisizioni di Credito Valtellinese e Ubi nel 2020. Entrambe le operazioni sono state incluse nella classifica di Dealogic delle migliori acquisizioni ostili in Europa completate dal 2020.
Uno dei temi è il prezzo, ovviamente. All’epoca, Intesa aveva fatto un’offerta di 4,9 miliardi di euro per tutte le azioni nel luglio 2020 per acquisire la rivale minore Ubi, già quarto istituto di credito del Paese. L’offerta era stata inizialmente respinta dal consiglio di amministrazione di UBI Banca perché “troppo bassa” e sfavorevole agli azionisti e al personale. Dopo aver rivisto l’offerta, l’operazione è stata approvata da oltre il 60% degli azionisti di UBI Banca.
Nel novembre dello stesso anno, il Crédit Agricole Italia aveva lanciato un’offerta per rilevare il Credito Valtellinese a 10,50 euro per azione con la consulenza di Credit Agricole CIB, JPMorgan e Morgan Stanley, offerta poi rialzata a 12,50 euro per azione, valutando il Credito Valtellinese circa 876,9 milioni di euro.
E Commerzbank?
Chi potrebbe scegliere invece Commerzbank, l’eventuale target dell’acquisizione ostile? In Spagna Banco Sabadell,oggetto dell’interesse di BBVA, si è rivolta a Goldman Sachs e Morgan Stanley per una consulenza, mentre JPMorgan, UBS, Rothschild e Mediobanca stanno consigliando BBVA.