Dalle parole ai fatti. Unipol, primo socio dell’istituto con il 9,2% del capitale, punta alla scalata su Banca Popolare di Sondrio comunicando l’intenzione pari al 10,2% circa del capitale sociale della Banca per un totale di 236 milioni di euro.  L’obiettivo è dunque quello di arrivare a poco meno del 20%, ottenuto il via libera dalle autorità.

Il prezzo complessivo non superiore a 5,10 euro per azione incorpora un premio di oltre il 6% sulle attuali quotazioni del titolo.

Per l’operazione il gruppo guidato da Carlo Cimbri ha dato mandato a Equita Mediobanca, come intermediari autorizzati e joint bookrunners, di acquistare la partecipazione, attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding rivolto a investitori qualificati e istituzionali esteri.

Unipol sottolinea che “il raggiungimento di un ammontare di 46,3 milioni di azioni, equivalente appunto a circa il 10,2% del capitale sociale, è condizione vincolante ai fini del buon esito dell’operazione”, ma che tuttavia il gruppo “si riserva di accettare offerte per un numero complessivo di azioni inferiore a quello sopra indicato”.

L’aumento della partecipazione consentirà a Unipol “di consolidare la partnership industriale e societaria con la Popolare di Sondrio nel comparto della bancassicurazione Vita e Danni, rafforzandone l’impostazione in chiave strategica, di aumentare la stabilità dell’assetto azionario del gruppo Popolare di Sondrio per il positivo perseguimento dei propri obiettivi di piano industriale e di stimolare l’evoluzione della banca secondo le migliori practice di mercato”.

In borsa i titoli della Banca Popolare di Sondrio hanno chiuso la seduta di Piazza Affari in calo dello 0,57% a 4,902 euro.

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