In relazione all’Opa lanciata da Nova su DeA Capital, l’offerente comunica che sono state portate in adesione all’offerta 75.764.051 azioni, rappresentative del 28,417% del capitale sociale dell’emittente e pari all’88,374% delle azioni oggetto dell’offerta, per un controvalore complessivo di 113.646.076,5 euro.
L’offerente (congiuntamente alle persone che agiscono di concerto) verrà a detenere, alla data di pagamento, complessive 260.732.850 azioni, rappresentative del 97,795% del capitale sociale di DeA Capital.
L’offerente comunica inoltre la propria rinuncia alla condizione Mac/Mae e rappresenta che l’offerta è divenuta incondizionata e pienamente efficace. Si conferma pertanto che il 3 marzo 2023 l’offerente provvederà al pagamento del corrispettivo per ciascuna azione oggetto dell’offerta portata in adesione, a fronte del contestuale trasferimento a favore dell’offerente del diritto di proprietà di queste azioni.
Alla luce di ciò Borsa Italiana disporrà la sospensione dalla quotazione su Euronext Star Milan delle azioni di DeA Capital nelle sedute di lunedì 6 marzo e martedì 7 marzo, e la revoca dalla quotazione a partire dalla seduta di mercoledì 8 marzo.
Le motivazioni dell’offerta
Secondo il management l’emittente, nel corso degli anni, ha sostanzialmente modificato il proprio modello di business, progressivamente abbandonando la strategia di operatore diretto – come investitore – in rilevanti operazioni di private equity e divenendo un Alternative Asset Manager, e quindi un gestore di fondi di terzi, con ampio spettro di prodotti gestiti. Il nuovo posizionamento dell’emittente si traduce in un modello di business molto meno capital intensive e quindi nel venir meno dell’esigenza di ricorrere anche al capitale di terzi per lo sviluppo del business stesso, esigenza che aveva rappresentato una delle ragioni fondamentali alla base della quotazione dell’emittente.
A giudizio dell’offerente, il delisting assicurerà all’emittente una maggiore flessibilità gestionale, e un indubbio risparmio di costi. Come società non quotata, caratterizzata da una maggiore flessibilità operativa e organizzativa, l’emittente sarà in grado di accelerare la sua strategia di investimento e di creazione di valore.