“Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. E’ questo il titolo della quarantasettesima edizione del Forum Ambrosetti, che comincia oggi, 3 settembre, per concludersi domenica 5 settembre.
Ministri, economisti, banchieri, imprenditori, manager, chi determina i destini del mondo, insomma: tutti in riva al Lago di Como, a Villa d’Este di Cernobbio. Per confrontarsi sui temi di attualità e gettare uno sguardo sul futuro.
Il programma e i partecipanti
“Missione e ambizione del Forum”, recita il comunicato sull’appuntamento, “è offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un’occasione di approfondimento seria e qualificata – supportata da analisi e ricerche – sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi”.
Il meeting sarà l’occasione per il think-tank The European House – Ambrosetti per presentare diciassette analisi e ricerche.
Come nel 2020, sarà una iniziativa phygital (in parte fisica, in parte digitale), con un hub centrale nella sede di Villa d’Este e duecento hub in altre sedi, in Italia, in Europa e nel resto del mondo, con più di 70 Paesi coinvolti.
Spulciare la lista delle personalità che interverranno, in presenza o in collegamento video, significa tracciare la mappa del potere politico mondiale, ma con un chiaro focus sull’Italia. Qualche nome: Vladimir Putin, Yair Lapid, Abdul Hamid Dbeibeh, Sergio Mattarella, Luigi Di Maio, Vittorio Colao, Bruno Le Maire, Paolo Gentiloni, Roberto Cingolani, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Renato Brunetta, Enrico Giovannini, Andrea Orlando, Giancarlo Giorgetti e Daniele Franco.
Tra gli economisti e gli accademici in genere spiccano i nomi di Niall Ferguson, Nouriel Roubini, Joseph E. Stiglitz e Ian Bremmer.
Il mondo dell’economia e della finanza schiera, tra gli altri, Kai-Fu Lee (presidente e Ceo di Sinovation Ventures), Michael Evans (presidente di Alibaba Group), Domenico Siniscalco (amministratore delegato e vicepresidente di Morgan Stanley) e David Rubenstein (co-fondatore e co-presidente di The Carlyle Group).
Sul tavolo tutti i temi d’attualità
La tre giorni di Cernobbio servirà a discutere di tutti i temi di attualità riguardanti geopolitica, economia, sviluppi tecnologici, mercato del lavoro, scienza e sanità, giustizia, dinamiche sociali.
Di fondo, è lecito chiedersi se appuntamenti come il Forum di Cernobbio (o il Meeting di Rimini, tanto per fare un altro esempio) abbiano ancora senso e siano utili per indirizzare il dibattito pubblico e, soprattutto, influenzare positivamente le decisioni politiche. La giornata di domenica, per esempio, rischia di trasformarsi nell’ennesima puntata dell’eterna campagna elettorale italiana. E nulla più.
L’auspicio è che, più che occasioni di dibattito fine a sé stesso, le ricerche presentate da The European House – Ambrosetti (che spaziano dalla governance della transizione energetica al ruolo del cloud nella transizione digitale, dalla rigenerazione ubana all’equità e pari opportunità per le donne, giusto per fare qualche esempio) diventino strumenti concreti per orientare le scelte di governo. L’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) necessita di ogni contributo.
Certo, non si può pretendere che i cervelli più brillanti abbiano in tasca sfere di cristallo. L’edizione del 2019, per esempio, non faceva cenno, in alcun dibattito, alla minaccia di una pandemia globale…
Per leggere il programma completo dell’edizione numero 47 del Forum di Cernobbio: https://www.ambrosetti.eu/lo-scenario-di-oggi-e-di-domani-per-le-strategie-competitive/.