Un finanziamento da 25 milioni di euro erogato da un club deal di primari istituti di credito a favore di Vulcaflex, tra i principali player internazionali nei rivestimenti per interni nel settore automotive con prodotti ecologici e sostenibili. Fanno parte del club deal, tra gli altri, Unicredit, Mps, Banco Bpm e Deutsche Bank.

L’azienda ravennate fa capo alla famiglia Bozzi e impiega quasi 500 dipendenti. Utilizzerà tali risorse principalmente per supportare il proprio piano di investimenti pluriennale di circa 30 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare la produttività e la qualità dei prodotti ed efficientare i consumi energetici.

Nei due stabilimenti di Cotignola, in provincia di Ravenna, Vulcaflex produce ogni anno circa 35 milioni di metri quadrati di pelli sintetiche che rivestono gli interni delle vetture di Bmw, General Motors, Volkswagen e Mercedes, clienti con cui le relazioni sono da tempo consolidate. I materiali vengono utilizzati per la realizzazione di portiere, sedili, plance, alette parasole, poggia-testa, tappetini, cappelliere e diversi altri elementi di automobili, veicoli commerciali e trasporto pesante.

Vulcaflex, un po’ di numeri

Dopo la chiusura del bilancio 2023, caratterizzato da una forte crescita di volumi e risultati (ricavi +24% a 169 milioni di euro, Ebitda +115% a 23,5 milioni), anche nel corrente esercizio Vulcaflex è proiettata verso una conferma di tali positivi risultati, con un sostanziale consolidamento di fatturato e margini ed una ulteriore riduzione dell’esposizione finanziaria netta.

Il tutto nonostante le note difficoltà che sta vivendo il settore automotive, che tuttavia stanno influendo solo molto marginalmente sull’attività dell’azienda. Le nuove proposte di pelli sintetiche di Vulcaflex, che rivestono gli interni delle auto indipendentemente dalle motorizzazioni e che stanno sempre più soppiantando la pelle naturale, sono conformi alle richieste del legislatore europeo sia in termini di riduzione di CO2 emessa per unità di prodotto finito, sia nell’utilizzo di alcune materie prime (in particolare tessuti) che derivano per oltre l’80% dalla raccolta differenziata delle bottiglie di plastica, nonché dall’utilizzo di altre materie prime di origine vegetale in sostituzione di altre di origine fossile.

Gli advisor

Pirola Corporate Finance ha agito in qualità di advisor di Vulcaflex e di arranger dell’intera operazione di finanziamento con un team composto da Edoardo Agnello ed Alessandro Rivolta.

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