Il fondo immobiliare “Gran Torino” ha acquistato un immobile di circa 17.000 metri quadri. Il main investor dell’operazione è Zetland Capital, attraverso il fondo Zetland Special Situation Fund I. Crea.Re Group è co-investor e operating partner del deal. L’immobile è stato ceduto dal fondo Toscanini, gestito da Generali Real Estate Sgr. “Gran Torino” è un fondo di investimento alternativo (Fia) immobiliare di tipo chiuso, costituito e gestito da Finint Investments Sgr.

L’immobile, si legge in un comunicato, viene ribattezzato “Palazzo Gran Torino”.

Il palazzo è situato tra via Roma, via Gramsci, via Gobetti e via Buozzi, nel cuore del centro storico del capoluogo piemontese. Si compone di un piano terra ad uso retail, con unità commerciali locate a primari brand della moda, e di sette piani fuori terra ad uso residenziale e uffici.

L’edificio risale ai primi del Novecento e porta la firma dell’architetto Marcello Piacentini.

Le schede dei soggetti coinvolti

Finint Investments, società di gestione del risparmio appartenente al gruppo Banca Finint, è attiva nella gestione di fondi mobiliari e immobiliari secondo diverse strategie, in linea con le esigenze degli investitori, nazionali e internazionali. Finint Investments è la prima sgr autorizzata nel 2004 all’istituzione di fondi immobiliari alternativi e la prima ad istituire un fondo di questa tipologia.

Zetland Capital Partners è una società di private equity con sede a Londra. L’azienda investe in tutta Europa sfruttando la decennale esperienza maturata nel campo degli investimenti, un set unico di competenze e soluzioni flessibili che permettono di offrire risultati eccellenti ad imprese e comunità.

Crea.Re Group è una società che investe in operazioni di trading, sviluppo e riposizionamento immobiliare. Fondata nel 2017, si focalizza su operazioni residenziali e commerciali a Torino e Milano.

Le parole dei protagonisti

Ahmed Hamdani, chief investment officer di Zetland Capital, sottolinea che “l’Italia rappresenta per Zetland uno dei principali mercati su cui investire e siamo lieti di poter consolidare lo sviluppo dei nostri investimenti attraverso Finint Sgr. L’accordo con CreaRe Group come partner operativo ci permette di avere un filo diretto con il paese e il territorio. L’investimento in questo prestigioso immobile nel cuore di Torino è il primo frutto di questa collaborazione di lungo periodo”.

Andrea Tessitore, amministratore delegato di CreaRe Group, aggiunge che “la partnership di un investitore istituzionale come Zetland con un gruppo di imprenditori fortemente radicati sul territorio piemontese permetterà di creare valore e aprire relazioni di indubbio beneficio per tutti gli stakeholders coinvolti nell’operazione”.

Mauro Sbroggiò, amministratore delegato di Finint Investments, chiosa che “l’acquisizione di questo immobile storico nel cuore di Torino è una ulteriore conferma della volontà di Finint Sgr di investire sui centri storici di città italiane di medie e grandi dimensioni, appetibili e vitali, e sulle loro vie più frequentate e rappresenta un segnale di fiducia e ottimismo nelle potenzialità di ripresa del settore retail, un settore cruciale in chiave di ripartenza e di un nuovo sviluppo delle nostre città. Siamo convinti che questo non sia soltanto un investimento immobiliare, ma anche un investimento nell’economia reale, che coinvolge stakeholder internazionali e attori del territorio piemontese e che conferma la capacità di Finint Sgr di catalizzare l’interesse di investitori anche internazionali per la realizzazione di progetti che si traducono in benefici per l’economia reale e per tutto il territorio dove insistono”.

Gli advisor

Clifford Chance, Gianni & Origoni e K&L Gates hanno agito quali consulenti legali dell’acquirente.

Chiomenti ha assistito la parte venditrice.

Per conto dell’acquirente, Ernst & Young ha operato come consulente fiscale. Yard Reaas ha fornito la consulenza tecnica immobiliare.

Nell’operazione, GVA Redilco e JLL hanno agito in qualità di commercial advisor del venditore.

Al buon esito dell’operazione ha contribuito anche lo studio notarile Nardello-Stefani-Marcoz.

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